mercoledì 19 gennaio 2022
Ancora iniziative di solidarietà, da Nord a Sud, in risposta all'appello lanciato da Avvenire. E papa Francesco dona 100mila euro in aiuto alla Caritas Polska.
Il municipio di Acireale

Il municipio di Acireale

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L'ultima mobilitazione (in ordine cronologico) l’ha fatta "Welcoming Asti", venerdì scorso, 14 gennaio. La Rete "per una società più equa ed umana, fondata su pace, giustizia sociale, accoglienza, solidarietà, sull’universalità dei diritti e sulla dignità di ogni persona, sul rispetto dell’ambiente e sulla crescita della coesione sociale" ha chiamato a raccolta tutti i suoi. Sullo sfondo la luce verde delle lanterne della solidarietà.

E mentre il Papa ha stabilito di inviare un contributo di 100mila euro in favore dei gruppi di migranti bloccati tra Polonia e Bielorussia e in aiuto alla Caritas Polska «per affrontare l’emergenza migratoria al confine fra i due Paesi, dovuta alla situazione di conflitto che si protrae ormai da oltre 10 anni» riferisce il Dicastero per lo Sviluppo umano integrale, non si ferma la mobilitazione "Lanterne verdi" lanciata da Avvenire lo scorso 26 novembre. Una mobilitazione collettiva con la campagna "Diamo luce alla solidarietà" che prende spunto dall’iniziativa dei cittadini polacchi che non si arrendono alla disumanità del loro governo e accendono Lanterne Verdi per segnalare le case dove un profugo in difficoltà può trovare accoglienza e non respingimento. E così avviene anche in Italia dove palazzi delle istituzioni, sedi di associazioni, abitazioni ed uffici, la sera, si sono illuminati di verde (e alcuni continuano ancora oggi a farlo) in segno di vicinanza e sostegno per tutti quei migranti che, al confine con l’Europa (e non solo) vengono respinti.

«Non possiamo restare in silenzio di fronte alle tragedie di cui son vittime migranti e rifugiati sulle frontiere ed a una situazione globale sempre più afflitta da conflitti con migliaia di morti e sfollati» sostengono gli attivisti piemontesi scesi in piazza una settimana fa. «Invitiamo tutti e tutte: per dire insieme basta alle violenze di guerre e frontiere, portando in piazza Bandiere della Pace e Lanterne/Luci Verdi, il simbolo usato dalle famiglie polacche sul confine per accogliere migranti e rifugiati in fuga, segnalando che nelle loro abitazioni potranno trovare un posto sicuro per la notte, un pasto caldo e una persona amica» conclude l’invito diffuso da Rete Welcoming Asti.
«La situazione dei diritti umani di rifugiati e migranti è peggiorata anche sulla rotta atlantica verso l’arcipelago delle Canarie in cui almeno 4.404 migranti sono morti nel 2021 (dati della ong Caminando fronteras) – spiegano i volontari – Parallelamente al confine tra Polonia e Bielorussia la polizia polacca continua a respingere brutalmente chi tenta di trovare rifugio in Europa, blocca uomini, donne, e bambini nella foresta, senza riparo né cibo, e spesso distrugge i pochi beni che essi portano con sé (nel mese di dicembre si contavano almeno 20 morti). Sono 270milioni di persone costrette a emigrare per cercare un senso alla loro vita. Sono 2mila miliardi di dollari spesi per comprare armi» prosegue la nota. Bandiere della pace e lanterne verdi: sono i due simboli che hanno animato il presidio organizzato dall’associazione pacifista piemontese e alla quale hanno preso parte centinaia di attivisti e sostenitori.

La mobilitazione "Lanterne verdi" continua a raccogliere consenso. Una mobilitazione di solidarietà che non ha confini.
Anche dalla Sicilia, il comune e i cittadini di Acireale si uniscono alla voce di Avvenire. E non c’è solo il Municipio di Acireale ad illuminare di «speranza e di solidarietà la notte», sono molte le case dei cittadini che ancora oggi, quando arriva il buio le finestre si illuminano di verde. «Abbiamo risposto subito all’invito di Avvenire – spiega Rosario Patanè dell’associazione Liberacittadinanza Acireale– prima come associazione e poi da semplici cittadini: si sono uniti a noi medici e professori, ognuno nelle proprie case e a proprio modo poi il 3 dicembre si è acceso anche il municipio. Da qui abbiamo organizzato altre iniziative e mobilitazioni».
«Una luce verde alle nostre finestre!» gli fa eco Citto Leotta su Facebook. «Coloriamo la città con il verde della solidarietà e dell’accoglienza». Ancora foto e immagini verdi sui social che arrivano da quella zona della Sicilia. «È assai confortante vedere accesa, ancora sul balcone centrale del nostro bellissimo palazzo municipale una calda luce verde di solidarietà e accoglienza – si legge nel post che accompagna l’immagine del municipio di Acireale ancora illuminato – con le migliaia di profughi al confine bielorusso-polacco che per una tenue speranza di vita sono lasciati morire al gelo e agli stenti. Acireale c’è. Fierezza e compassione. Restiamo umnai!».

E così, la mobilitazione non finisce. «Le lanterne verdi restano una battaglia civile europea» rilancia su twitter anche la televisione svizzera Strada Regina - RSI LA1. E da Roma anche l’Università La Sapienza, dallo scorso 20 dicembre ha illuminato di verde «per esprimere solidarietà ai migranti» i propilei all’ingresso di piazzale Aldo Moro e la scala monumentale del Palazzo del rettorato.

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