martedì 23 agosto 2022
A Quarona il museo nato dall'iniziativa di due amici custodisce oggetti di vita quotidiana del passato, patrimonio di famiglia del fondatore Franco Cameroni, che li propone insieme a Gianmario Gregori
Un angolo del museo

Un angolo del museo

COMMENTA E CONDIVIDI

C'è un territorio a poca distanza da Milano e da Torino, la Valsesia, scrigno di tesori culturali, ambientali, storici tutti da scoprire. Uno splendido angolo d’Italia dove sono custodite pagine di storia nel "museo diffuso" che caratterizza uno dei percorsi più ricercati della provincia di Vercelli. A Quarona, comune di 4mila anime attraversato dal fiume Sesia, tutto da scoprire per le sue peculiarità, è il museo «Cà' d'l'amìs», ovvero "casa dell'amico", fortemente voluto, realizzato e ampliato negli anni dal fondatore Franco Cameroni, laurea in Agraria, con la Valsesia nel cuore. «L'idea di creare il museo – dice Cameroni – mi è stata suggerita dal continuo sentirmi ripetere da amici e parenti la classica frase: con tutte quelle cose che hai potresti fare un museo, la tua casa è tutta un museo...». È l'amico Gianmario Gregori, cultore di santuari e angoli dimenticati di questa valle, a confermare: «Oggetti strani e attrezzature antiche del mondo agricolo, che parlando della tradizione contadina, oggi difficilmente reperibili, sollecitano l'interesse dei visitatori».
Pezzi risalenti ai secoli scorsi, conservati da tempo immemore nella vecchia casa di famiglia dei Cameroni, sparsi fra solai, cantine, disimpegni e pertinenze, oggi sono il patrimonio di questo museo. «Sono arnesi della vita quotidiana di un tempo, estremamente semplici e senza valore di mercato – incalza Cameroni – ma hanno una loro storia per il ruolo basilare nelle necessità esistenziali dell'epoca. Oggi possono apparire estranei, anacronistici e desueti, ma se osservati con un occhio attento diventano testimonianze reali e tangibili che ci permettono di proiettare una visione concreta e approfondita sulla quotidianità del nostro passato. Questo è il messaggio, il significato del museo, ubicato negli ampi spazi della vecchia casa di famiglia». Un progetto che ha visto Cameroni per anni impegnato nel restaurare e predisporre un adeguato percorso, «perché l'anima di questa presentazione è nel ricordo della quotidianità del vecchio mondo agro-pastorale della Valsesia, decisamente povero, ma che non deve essere dimenticato». L'imponente lavoro svolto è racchiuso in un catalogo che aiuta il visitatore a conoscere meglio la provenienza, la storia, l'epoca e l'utilizzo di ogni oggetto.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: