giovedì 27 luglio 2023
Il giornalista (e compagno della premier) attacca Karl Lauterbach («stai a casa tua») che in Italia aveva espresso timori sulla crisi climatica che «sta distruggendo il turismo in Europa del Sud»
La copertina del programma Mediaset

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Bordate del conduttore di Diario del giorno su Rete 4 Andrea Giambruno - e compagno nella vita del presidente del Consiglio Giorgia Meloni - contro il ministro della sanità del governo tedesco. Karl Lauterbach, che è medico epidemiologo, in visita in Italia aveva espresso su Twitter timori sull'ondata di caldo africano in Europa meridionale: «Ucciderà il turismo». «Sono 20-30 anni - attacca il conduttore Mediaset - che in qualche modo i tedeschi ci devono spiegare come dobbiamo vivere noi. E se non ti sta bene te ne stai a casa tua, eh».

Nel primo tweet sull'Italia, il 13 luglio, il ministro aveva scritto: «Sono arrivato oggi a Bologna, Italia, ora si parte per la Toscana. L’ondata di caldo qui è spettacolare. Se le cose continuano così, queste destinazioni di vacanza non avranno futuro a lungo termine. Il cambiamento climatico sta distruggendo l‘Europa meridionale. Un’era volge al termine». Una constatazione preoccupata per una situazione sotto gli occhi di tutti. Poi un nuovo tweet del ministro tedesco dalla tappa romana: «Sono comunque arrivato a Roma. 36 gradi, un po’ di vento. Va bene. Dopo i Caravaggio nella fresca Galleria Borghese, ora Fontana di Trevi».

Le parole del politico tedesco hanno scatenato una replica piccata di Andrea Giambruno: «La Merkel sta qua, lui sta sempre qua, se non ti sta bene – replica il conduttore – stai a casa tua, stai nella foresta nera, stai bene, no?». Giambruno in passato ha già avuto modo di minimizzare le conseguenze della crisi climatica. Come il 18 luglio: «Oggi è il grande giorno del grande caldo torrido e qualcuno si chiede se sia una novità che nel mese di luglio si raggiungano queste temperature. Secondo noi non è poi una grande notizia, però in effetti si continua a parlarne e dibattere». In trasmissione ha anche mostrato un articolo del 1967 in cui si sosteneva che gli eventi climatici estremi estivi non sarebbero una novità.

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