venerdì 30 giugno 2023
Fino al 30 novembre a Venezia - nella sede di Emergency alla Giudecca - l'esposizione che spiega perché il riscaldamento globale, in Italia come in Africa, è causa di instabilità sociale e geopolitica

Una mostra per spiegare e rendere visibili le conseguenze che il cambiamento climatico ha nella vita delle persone, determinando migrazioni, conflitti, povertà. Si chiama «Dove stiamo andando? Clima e persone» l'esposizione organizzata da Emergency, visitabile fino al 30 novembre nella sede di Venezia (Giudecca 212) della ong fondata dal chirurgo Gino Strada. «Dove stiamo andando?» è la domanda che esprime la preoccupazione suscitata da una crisi del clima di fronte alla quale i governi stentano, soprattutto al di fuori dell'Europa, a prendere provvedimenti. Ed è allo stesso tempo anche l'interrogativo angoscioso che si pongono le popolazioni in fuga da terre rese invivibili dalla crisi climatica e dai conflitti.

All’inaugurazione ha partecipato anche l’attrice Ottavia Piccolo, che ha letto brani sul tema, tra cui il Cantico delle creature di San Francesco. «Con questa mostra - dichiara la presidente di Emergency Rossella Miccio - vogliamo ricordare quanto sia urgente prenderci cura dell’unica terra che abbiamo a disposizione e che condividiamo, perché questo è il solo modo di prenderci cura di tutti e di ciascuno. Scegliendo la guerra, lo sfruttamento delle risorse e delle persone ci condanniamo a non avere un futuro e nemmeno un presente in cui sentirsi al sicuro».

«La desertificazione, la siccità e le conseguenti carestie, così come le inondazioni provocate dall’innalzamento del livello del mare e l‘aumento delle temperature, rendono la vita impossibile per migliaia di persone - spiegano gli organizzatori - che si ritrovano senza casa e in condizioni di povertà assoluta. Il cambiamento climatico, unito al consumo del suolo e allo sfruttamento delle risorse naturali, aggrava le diseguaglianze e impoverisce persone già vulnerabili e in difficoltà. L’insieme di questi fattori costringe le persone ad abbandonare la propria terra ed è causa di nuovi conflitti».

La mostra visualizza - attraverso fotografie, mappe, infografiche e un’installazione - i cambiamenti climatici e i suoi effetti sugli spostamenti delle persone. In esame quindici Paesi, tra cui l’Italia, quelli in cui Emergency opera o da cui molte persone si muovono per raggiungere l’Europa, anche a causa dell’innalzamento delle temperature e di altri fenomeni ambientali estremi. Il progetto espositivo è stato ideato da Emergency con la collaborazione del fotoreporter e ambasciatore del clima, Simone Padovani. Il percorso narrativo, l’allestimento, il progetto grafico e l’installazione «Viviamo tutti sotto lo stesso sole» sono dell’architetto Paola Fortuna e del team dello studio +fortuna. Le citazioni letterarie all’interno del percorso espositivo sono, in buona parte, il frutto di una ricerca di studentesse e studenti del corso di laurea magistrale in Environmental Humanities dell’Università Ca’ Foscari, condotta dal docente Shaul Bassi. Nella mostra sono esposte fotografie di Getty Images, dell’archivio Coldiretti Veneto e dell’archivio Emergency. La mostra è stata stampata in materiale ecologico, soprattutto cartone alveolare.

La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre il mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 11 alle 17. Chiusa al pubblico dal 1 agosto al 5 settembre. Per concordare giorni e orari diversi di visita e per informazioni scrivere a infovenice@emergency.it o chiamare il numero 041877631.

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