mercoledì 28 giugno 2023
La premier scrive al convegno "Demografica": «Per noi tema centrale». Schlein invece polemizza sul contratto di servizio Rai. De Palo: «Che c'entra? L'inverno demografico non riguarda anche il Pd?»
Meloni evoca il tema dei temi, l'opposizione butta la palla in tribuna

Ansa

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La natalità è un «tema centrale per il governo», rappresenta una «sfida ambiziosa». Giorgia Meloni invia un messaggio al convegno “Demografica” organizzato dall’ Adnkronos presso il Palazzo dell’Informazione, a Roma. La premier cita papa Francesco: «Vincere l'inverno demografico, significa combattere qualcosa che va “contro le nostre famiglie, contro la nostra Patria, e anche contro il nostro futuro”». Una «sfida che non abbiamo paura di affrontare. Il governo c’è ed è pronto a fare la sua parte».

Nel corso dell’incontro Gianluigi De Palo, Presidente della Fondazione per la natalità ha indicato l’obiettivo di «quota 500mila nuovi nati entro il 2035 perché non crolli il sistema. Se non si fa qualcosa di veramente impattante - ha aggiunto -, non si recupera. Anche sul Pnrr non c’è una voce sulla natalità. Bene oggi che la natalità sia invece una priorità del governo, lo vedremo nella prossima legge di bilancio: le risorse vanno decise oggi».

Ma invece di far nascere un dibattito sul tema, magari incalzando il governo chiamato a passare dalle parole ai fatti (essendo l’Assegno unico, primo, timido e unico segnale arrivato al momento, un provvedimento dei governi precedenti) si è finito per parlare d’altro, del contratto di servizio Rai in cui verrebbe «tolta la valorizzazione del giornalismo di inchiesta e invece inserita la promozione della natalità», attacca la segretaria del Pd Elly Schlein, che parla di «governo di ipocriti che intanto aumenta la precarietà e sta per tagliare il Pnrr sui nidi». «Si applica in pieno il modello Orbán - rincara la dose Alessandro Zan -: in Rai la destra ostacola il giornalismo e impone il modello di società sovranista». Protesta anche il M5s, con il capogruppo in Vigilanza Dario Carotenuto . «Eliminare dal nuovo contratto di servizio della Rai il riferimento alla valorizzazione del giornalismo di inchiesta sarebbe gravissimo», interviene il presidente del M5s, Giuseppe Conte.

Dubbi anche dal presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani, che protesta per le carenze presenti nel documento. «Polemiche prive di ogni fondamento», sottolinea una nota di Viale Mazzini. Lo schema al centro del dibattito, «dovrà essere discusso, come sempre accaduto - si sottolinea - dalla commissione parlamentare Vigilanza». E «nell'offerta di Servizio Pubblico si fa esplicito riferimento al giornalismo d'inchiesta nel capitolo dedicato all'informazione», assicura la nota della Rai. “Il giornalismo d’inchiesta non sparisce ed anzi nei palinsesti si rafforza», sostiene il vicepresidente della Commissione di Vigilanza Augusta Montaruli, di Fdi.

Così un forum su un tema cruciale, con ospiti importanti - come il direttore centrale dell’Istat Linda Laura Sabbadini, il demografo Alessandro Rosina, o il viceministro dell’Economia Maurizio Leo - ha aperto il dibattito su tutt’altro, come a eludere il tema, che è invece ineludibile, per dare un futuro al nostro Paese. «Scusa @ellyesse - si rivolge a Schlein, De Palo - ma che c’entra? Ma perché mettere in correlazione le due cose. La natalità non riguarda il @pdnetwork? Ti prego non trasformare l’inverno demografico in una questione ideologica. Non è di destra. Così come - mi permetto - le inchieste non sono di sinistra».

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