mercoledì 29 aprile 2009
Polemiche sulla consultazione per cambiare la legge elettorale.  Franceschini: «Il premier umilia il Carroccio». Maroni: «Se passa, inevitabili le conseguenze»
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Il sì di Berlusconi e la reazione della Lega. Silvio Berlusconi dichiara che ai referendum voterà sì, perchè favoriscono il partito più forte ed io «non sono un masochista». Immediata la reazione della Lega. «Dopo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio - afferma il ministro dell'Interno Roberto Maroni - mi pare evidente a chi convenga questo referendum. Come Lega confermiamo il contrasto netto ai contenuti del referendum. Mi aspetto che anche la sinistra si ravveda sul sostegno al referendum perchè da ieri è chiaro a chi giova e a chi non giova». Inoltre se il referendum dovesse passare si creerebbe una situazione «difficilmente governabile»: dovremmo «trarne le conclusioni». Altrimenti «tanti saluti!».Il Pd. Dario Franceschini replica: «Berlusconi più che masochista è surrealista perchè vuole abrogare una legge che hanno fatto lui e la sua maggioranza. Nessun problema per noi, visto che Berlusconi tutti i giorni si sta impegnando ad umiliare la Lega, bocciando le ronde, le norme sui Cie e ora dicendo sì al referendum».Udc. Pier Ferdinando Casini accusa il Pd di fare «una opposizione di comodo. Che Berlusconi e Franceschini marcino insieme per il sì al referendum non mi soprende affatto. Se aspettiamo che sul progetto del Pd cresca l'alternativa a questo Governo, possiamo metterci il cuore in pace. Dopo mesi di incertezze, oggi il Pd si accoda a Berlusconi nel tentativo di instaurare un bipartitismo zoppo in cui il suo ruolo è però solo quello di continuare a perdere».Domani il Consiglio dei Ministri fisserà la data del 21 giugno. Ieri infatti il Parlamento ha approvato in viadefinitiva la leggina che consente di poter tenere i referendum anche dopo il 15 giugno.
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