giovedì 23 novembre 2023
L’impianto innovativo di Guarcino (Frosinone) punta sull'autoproduzione dell’energia elettrica, gestione virtuosa delle acque e riciclo della produzione cartaria
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Riciclo, gestione sostenibile delle risorse, utilizzo delle rinnovabili: sono le carte vincenti per la decarbonizzazione della produzione cartaria. L’esempio arriva direttamente dal Lazio, dal distretto cartario di Frosinone, uno dei primi a scommettere su questi temi chiave: lo dimostra una delle aziende associate ad Assocarta, la Cartiere di Guarcino Spa, fondata nel 1990 e specializzata nella produzione di carta decorativa per alta e bassa pressione e per l’industria dei pavimenti. È la protagonista della 17esima tappa della campagna nazionale di Legambiente “I cantieri della transizione ecologica” dedicata a quei progetti che coniugano sostenibilità e innovazione. Lo stabilimento ciociaro autoproduce inftti tutta l’energia elettrica necessaria alla cartiera attraverso un impianto di cogenerazione di energia elettrica e termica, alimentata a biomasse, nello specifico con sottoprodotti di origine animale; punta sulla gestione virtuosa delle acque e sul riciclo. Gran parte del materiale grezzo qui usato (il 65% delle materie prime per produrre carta è carta da riciclare) deriva, infatti, da carta riciclata.
A livello di numeri, questa realtà produttiva impiega 190 addetti che producono annualmente 50mila tonnellate di carta con cellulosa certificata e carta da riciclare su di una superficie di 144mila metri quadrati. L’investimento nelle energie rinnovabili consente, al contempo, l’eliminazione di combustibili fossili e la riduzione di emissioni di anidride carbonica nell’aria, contribuendo sensibilmente alla salvaguardia dell’ambiente. Non solo: a livello nazionale, il settore utilizza il 62% di carta da riciclare nella produzione, che si coniuga con la restante percentuale proveniente da cellulosa - rinnovabile e certificata - «garantendo la provenienza da foreste gestite in modo sostenibile. Nell’imballaggio il riciclo è stabilmente oltre l’85%, oltre l’obiettivo del 75% al 2025, previsto dalla normativa comunitaria», come spiega il direttore generale di Assocarta, Massimo Medugno.
«La filiera cartaria ha capito che deve coniugare efficienza e sostenibilità cogliendo le grandi opportunità che arrivano, in primis, dalle fonti rinnovabili e da una gestione sostenibile delle risorse - dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente -. In questo percorso di decarbonizzazione, con lo sviluppo della produzione di biometano e idrogeno verde, è però importante non lasciare sole queste realtà. Servono prima di tutto iter normativi più semplici e autorizzazioni più veloci per i nuovi impianti per poter rendere la filiera sempre più circolare e libera dalle fonti fossili: un obiettivo, quest’ultimo, che ci vede in prima linea con Assocarta».

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