martedì 21 dicembre 2021
Arriva da Parma il progetto di un credito d'imposta da utilizzare per i progetti finalizzati allo sviluppo di una realtà locale
Alessandro Chiesi

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Sulla scia dell'Art Bonus voluto dal ministro Franceschini si può pensare a un Act Bonus che allarghi il raggio d'azione ai progetti utili a sostenere il rilancio e lo sviluppo dei territori. Se ne è discusso a Parma, negli Spazi Ipogei del Paganini Congressi, all’evento di presentazione ufficiale, alla cittadinanza e non solo, dei primi risultati del progetto #dieci che, grazie al coinvolgimento di oltre 250 rappresentanti del sistema territoriale, ha portato all’elaborazione di una "Visione a dieci anni" per Parma e il suo territorio, con al centro l’innovazione, la sostenibilità, l’inclusione e l’educazione. Il percorso #dieci nasce a seguito delle riflessioni derivate dalla pandemia, che ha rivelato la fragilità dei modelli economici esistenti. Esigenze che sono state raccolte dall'associazione “Parma, io ci sto!”, nata nel 2016 per mettere a sistema idee e progetti con cui attrarre talenti e risorse, su iniziativa di Alessandro Chiesi, dell'omonimo gruppo farmaceutico, di Guido Barilla e di altri soggetti locali (Andrea Pontremoli, l'Unione Parmense degli industriali e la Fondazione Cariparma). Ne è nata così la collaborazione con Nativa, Regenerative Design Company, società impegnata nell’accelerazione dei sistemi economici e culturali verso un paradigma sostenibile. «Sono passati cinque anni dalla nascita di “Parma, io ci sto!”. In questo tempo abbiamo lavorato con un approccio propositivo e concreto per raggiungere il nostro obiettivo principale: rendere nuovamente attrattivi Parma e tutto il suo territorio dal punto di vista culturale, sociale ed economico – ha commentato il presidente Alessandro Chiesi -. Con il progetto #dieci abbiamo raccolto pensieri, idee e desideri di coloro che ogni giorno vivono la città da studenti, imprenditori e cittadini e lo abbiamo fatto dotandoci di strumenti innovativi e della collaborazione di professionisti esperti. Il progetto è solo all’inizio e potrà crescere ancora con la collaborazione e il contributo di tutti gli attori del territorio, per dare vita a un unico, grande lavoro di squadra». Partendo dalla domanda guida «Qual è la cosa più straordinaria che desideri accada nel territorio di Parma nei prossimi 10 anni, e oltre?» sono stati raccolti prospettive, desideri e sogni per il territorio e ne è derivata una visione di un territorio sostenibile di inclusione e opportunità, che è stata quindi messa a confronto con la mappatura delle numerose azioni già esistenti sul territorio. Nel corso del processo sono stati coinvolti più di 250 rappresentanti di tutto il sistema territoriale: dal mondo istituzionale, a quello della cultura, la cittadinanza, il mondo del business e del non profit, inclusi gruppi normalmente meno rappresentati quali i giovani e gli stranieri. Ciò si è tradotto in più di 250 ore di conversazione, catturate in momenti di dialogo profondo, in gruppi plenari e, soprattutto, in piccoli gruppi di lavoro. I contenuti di queste conversazioni sono stati analizzati, elaborati e nuovamente validati con i partecipanti tramite dei sondaggi. Il percorso è stato poi coronato da un workshop plenario. L'associazione e Nativa hanno, inoltre, voluto progettare il percorso per permettere la concreta realizzazione della visione: sono state individuate 5 aree di lavoro (educazione e cultura, innovazione e pionierismo, ecologia integrale, rigenerazione territoriale e valore sociale condiviso), che si intrecceranno alle aree strategiche in cui da sempre opera l’associazione (agroalimentare, cultura e musica, turismo e tempo libero, formazione e innovazione e sostenibilità ambientale). Per ciascuna area sono stati individuati degli obiettivi e proposte 50 azioni attraverso cui “mettere a terra” il progetto e tendere progressivamente alla visione. Da queste 50 azioni ne sono state selezionate 7 prioritarie e ad alto impatto su cui l’associazione, sempre attenta a dare forma concreta alle idee, è già al lavoro, in particolare su un progetto che coinvolge giovani e aziende e i cui risultati saranno presentati al territorio nei prossimi mesi.

Parallelamente l’associazione parmense ha avviato, con il supporto della società di consulenza strategica di comunicazione Comin&Partners, un dialogo con le istituzioni nazionali per la definizione di una proposta normativa in grado di supportare la realizzazione dei progetti ad impatto sociale sui territori. Tale proposta, denominata “Act Bonus", prevede agevolazioni fiscali per i soggetti che effettuano donazioni a vantaggio di realtà virtuose che gestiscono progetti ad alto impatto sociale sui territori a livello nazionale.

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