giovedì 16 marzo 2023
Borse di studio per 14 studenti delle scuole medie del quartiere Forcella, che hanno realizzato lavori multimediali. Obiettivo: avvicinarli ai capolavori d’arte e alla storia del santo patrono
L'altra Napoli dei ragazzi che incontrano San Gennaro
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«Non ero mai entrato in chiesa e non sapevo nemmeno di appartenere allo stesso quartiere dove ci sono le reliquie di san Gennaro»: la confessione di Antonio che, mercoledì 15 marzo, è tra i ragazzi di Forcella che ha partecipato all’evento finale del progetto “San Gennaro incontra i suoi ragazzi”. «Ho superato la vergogna di appartenere a questo quartiere», gli fa eco Francesco. A loro si rivolge l’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia, nei giorni in cui la città è sconvolta dagli episodi di criminalità e dagli scontri tra ultras, dice: «Ne stiamo sentendo di tutti i colori, soprattutto rispetto ai ragazzi della vostra stessa età. Io ho scelto di operare con il “patto educativo” che sta diventando una realtà qui a Napoli».

Partito a novembre 2022, il progetto “San Gennaro incontra i suoi ragazzi” promosso dalla Deputazione della real cappella del tesoro di san Gennaro (in collaborazione con la Fondazione Deloitte) ha coinvolto e premiato con 14 borse di studio i ragazzi di terza media dell’istituto statale “Adelaide Ristori” del quartiere Forcella, per avvicinarli ai capolavori d’arte e alla storia del santo patrono. «In questo progetto avete avuto il coraggio di mettervi in gioco e nella vita è questo che conta. Ma fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce – prosegue Battaglia - voi siete e potete diventare questa foresta: il vostro educare e voler abitare questo tempo è il segno di questa foresta. Vi prego – è l’appello - scegliete di stare dalla parte giusta, che è il bene. E di starci sempre. Non è importante sbagliare, ma comprendere che ricominciare è sempre possibile».

I ragazzi hanno realizzato creazioni multimediali in cui ognuno ha raccontato la propria personale narrazione, attraverso un linguaggio accattivante e moderno, espressione del proprio mondo, diventando così protagonisti del progetto. «La vostra opportunità è la conoscenza - afferma il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi - solo questa vi può rendere liberi: chi conosce può scegliere. Chi fa il male non vuole farvi studiare perché non vuole rendervi liberi. Perciò noi puntiamo alle borse di studio: l’unica arma di risposta al male».

A celebrare il successo dell’iniziativa, sono intervenuti Girolamo Carignani di Novoli della Deputazione della real cappella del tesoro di san Gennaro, le famiglie con la dirigente dell’istituto scolastico Stefania Colicelli, perché «per contrastare la dispersione – ha spiegato - occorre stimolare nei ragazzi la motivazione e la capacità di credere che il futuro si può cambiare».

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