Il pulmino dell'Unitalsi ravennate in una foto dal loro account Facebook

Non solo case, negozi e chiese. Le alluvioni di maggio in Emilia-Romagna hanno portato via, soprattutto alle fasce deboli della popolazione, anche i sorrisi e le speranze. Talvolta donati da certi mezzi, con compiti molto più importanti di quelli solitamente affidati a una semplice auto. È il caso del pulmino dell'Unitalsi di Ravenna, donato un tempo dalla famiglia Bottoni (in memoria di Giorgio), che per anni è stato il fedele compagno di pellegrinaggi e viaggi con persone disabili e anziane. Il furgoncino è stato sommerso dalle acque e, adesso, è distrutto e inutilizzabile.
«Questo mezzo è stato uno strumento fondamentale per i nostri associati - spiegano dall'Unitalsi - ma anche per le innumerevoli persone che si sono rivolte a noi per recarsi a fare visite, esami, terapie o anche una semplice passeggiata». Di fatto, il pulmino era diventato un porto sicuro per le persone in difficoltà, anche economica, del Ravennate. «Questi trasporti sono effettuati gratuitamente o con una modesta offerta - continuano dall'Unitalsi -, soprattutto verso coloro che vivono situazioni di disagio. Attraverso questo servizio i nostri volontari cercano di mostrare una vicinanza e un dialogo che va oltre al semplice servizio di trasporto».
La sua corsa, come ci si aspetta in questi casi, è terminata eroicamente svolgendo il proprio lavoro nella città di Cesena. L'esondazione del Savio lo ha colpito fatalmente, interrompendo un servizio fondamentale per tutti gli iscritti all'Unitalsi di Ravenna e non solo. Del furgoncino, uno dei pochi a disposizione dotato di sollevatore per il trasporto dei disabili, usufruiva tutta la popolazione della zona. Perciò, l'Unitalsi ha lanciato una raccolta fondi per ricomparlo.
Chi volesse aiutare, può farlo tramite bonifico bancario alla filiale della Banca Popolare dell'Emilia-Romagna, intestato a UNITALSI, Sottosezione di Ravenna; Causale: emergenza alluvione-Contributo Pulmino; Iban: IT 65O 05387 67010 000002968115