martedì 28 settembre 2021
L'indagine Ipsos e Waste Watcher in otto Paesi promuove l'Italia e la dieta mediterranea. Anche se i migliori in Ue sono gli spagnoli e i tedeschi. Il nostro Paese è al terzo posto
Italiani virtuosi, "appena" 529 grammi di cibo buttati a settimana

Spreco zero

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Gli italiani sono il popolo che spreca meno grammi di cibo a settimana, poco più di mezzo chilo, mentre il nostro Paese di piazza terzo nella hit mondiale per la percentuale di chi dichiara di buttare del cibo nella spazzatura. I più virtuosi sembrano infatti essere gli spagnoli, con il 71% degli intervistati che dichiara di gettare il cibo meno di una volta alla settimana. Seguono russi e tedeschi con il 70%, appena dietro gli italiani con il 69%. Mentre i cittadini cinesi, all’opposto, dichiarano di gettare nel 75% dei casi il cibo una o più volte la settimana e dietro di loro ci sono i cittadini statunitensi: il 55% spreca almeno settimanalmente.

Sono perciò in generale gli europei i più attenti a non far finire cibo nella spazzatura, secondo i risultati del primo report globale sul rapporto tra cibo e spreco, promosso da Waste Watcher, International Observatory on Food & Sustainability, realizzata in otto Paesi del mondo: Italia, Spagna, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Cina in vista della 2^ Giornata internazionale di consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari che si celebra domani 29 settembre.

In particolare secondo l’indagine esiste una dicotomia tra Paesi europei e Paesi nordamericani /Cina: in termini di frequenza dello spreco gli intervistati europei segnalano livelli più bassi (una media del 68% degli intervistati dichiara di sprecare meno di una volta alla settimana), mentre i nordamericani segnalano livelli più alti di spreco alimentare (una media del 57% degli intervistati dichiara di sprecare meno di una volta a settimana).

Se passiamo invece a considerare i valori assoluti del cibo gettato la forbice diventa ancora più evidente. Sono qui gli italiani a guidare la “hit” dei popoli più virtuosi del pianeta, con solo 529 grammi di cibo sprecato a testa nell’arco di una settimana. I cittadini statunitensi auto-denunciano lo spreco di 1453 grammi di cibo settimanali. Subito dopo ci sono i cinesi con 1153 grammi, quindi i canadesi con 1144 g, seguono i tedeschi con 1081 g, e quindi, sotto il kg, arrivano i cittadini inglesi (949 g), spagnoli (836 g) e i russi, (672).

Gli alimenti più sprecati

Sono i prodotti freschi e deperibili, frutta e verdura, quelli che si gettano maggiormente a qualsiasi latitudine del pianeta, con percentuali che variano dai 42,6 grammi di spreco settimanale per la frutta e 41,6 per la verdura nel caso dei cittadini statunitensi, e dai 42 grammi di frutta gettata in Germania ogni settimana, ai ‘soli’ 24,5 grammi di frutta sprecata settimanalmente per i cittadini russi. Gli italiani si attestano su uno spreco settimanale medio di 32,4 grammi settimanali per la frutta e 22,8 grammi per la verdura. Ai vertici degli alimenti sprecati nel mondo resta anche il pane fresco: dai 38,3 grammi settimanali per gli Stati Uniti ai 22,3 grammi in Italia, e in mezzo il Regno Unito con 33,8 grammi. Anche i latticini, gli yogurt e le cipolle svettano fra i cibi sprecati negli Stati uniti, con oltre 39 grammi settimanali.

«Il rapporto conferma il forte collegamento fra abitudini di consumo, spreco alimentare e diete sane, sostenibili e tradizionali come la dieta mediterranea – spiega il direttore scientifico di Waste Watcher International Andrea Segrè, fondatore della campagna Spreco Zero, ordinario di Politica agraria internazionale all’Università di Bologna - Aumentare la consapevolezza dei cittadini e delle istituzioni in tutto il mondo permette di promuovere un'alimentazione sana e sostenibile, com’è in primis la dieta mediterranea, e di prevenire e ridurre lo spreco alimentare a livello domestico. Anche il consumo e la cucina domestica aiutano a ridurre lo spreco, come dimostra “Il caso Italia”: chi è abituato a mangiare fuori spreca di più in casa».

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