lunedì 17 agosto 2009
I dati Istat sui primi due mesi del 2009 indicano un calo di 4 mila neonati rispetto al 2008. La popolazione residente aumenta leggermente grazie all'apporto degli immigrati stranieri.
  • Un piano contro l'inverno demografico di F. Riccardi
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    Tornano a diminuire le nascite in Italia. Nei primi due mesi del 2009, le iscrizioni all'anagrafe dei neonati sono state 89.854, meno 4.472 rispetto agli stessi mesi del 2008. Si tratta - osserva l'Istat che oggi ha reso noto il bilancio demografico mensile - della conferma di un dato già riscontrato a gennaio quando per la prima volta si è avuto un calo delle iscrizioni, contrariamente all'andamento del 2008Nonostante ciò, la popolazione residente in Italia alla fine del mese di febbraio 2009 è leggermente in crescita per l'apporto degli stranieri. I residenti nel nostro paese sono 60.088.880 abitanti. Rispetto all'inizio dell'anno c'è stato un incremento dello 0,07% (+43.812) concentrato nelle regioni del Centro (+0,15%), del Nord-est (+0,13%) e del Nord-ovest (+0,09%).Il movimento naturale dei primi due mesi del 2009 conferma la tendenza stagionale, risultando fortemente negativo (-20.713), ancor più che nel corrispondente bimestre del 2008 (-16.936). Il saldo è negativo in tutte le regioni, con un tasso varia dal -0,2 per mille delle regioni meridionali al -0,4 per mille delle altre regioni.All'anagrafe ad inizio 2009 il numero delle cancellazioni per morte risulta pari a 110.567, meno 995 unità rispetto all'analogo bimestre del 2008. Il movimento migratorio con l'estero fa registrare un saldo positivo (+62.385) ma ridotto rispetto a quello degli stessi mesi dell'anno precedente (+81.258), con una diminuzione del 23,2%, diffusa in tutte le ripartizioni e in particolare nel Nord-est (-33,6%). Comunque, il tasso migratorio estero è risultato più elevato nell'Italia Centrale (1,5 per mille), in quella Nord-occidentale e Nord-orientale (1,3 per mille), rispetto ad un tasso medio nazionale pari a 1,0 per mille.
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