martedì 29 dicembre 2009
Sono aumentate nel 2008 le difficoltà economiche delle famiglie italiane. Lo rileva l'Istat sottolineando che l'anno scorso, rispetto all'anno precedente, cresce la quota di famiglie che dichiara di arrivare alla fine del mese con molta difficoltà (il 17,0%, contro il 15,4% del 2007).
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Sono aumentate nel 2008 le difficoltà economiche delle famiglie italiane. Lo rileva l'Istat sottolineando che l'anno scorso, rispetto all'anno precedente, cresce la quota di famiglie che dichiara di arrivare alla fine del mese con molta difficoltà (il 17,0%, contro il 15,4% del 2007). Aumentano inoltre le famiglie che non riescono a provvedere regolarmente al pagamento delle bollette (11,9%, contro l'8,8% del 2007) e all'acquisto di abiti necessari (18,2%, contro il 16,9%).Statisticamente significativo è pure l'incremento delle famiglie cui è capitato di non avere, in almeno un'occasione, soldi sufficienti per pagare le spese per i trasporti (8,3%, contro il 7,3% del 2007) e di quelle che sono in arretrato con il pagamento del mutuo (7,1% di quelle che hanno un mutuo, contro il 5,0%). Risultano sostanzialmente stabili, rispetto al 2007, almeno a livello nazionale, le quote di famiglie che non si possono permettere di riscaldare adeguatamente la propria abitazione (10,9%) e quelle che hanno risorse insufficienti per gli alimenti (5,7%) e per le spese mediche (11,2%). Quasi un terzo delle famiglie (31,9%) ha poi riferito di non essere in grado di far fronte ad una spesa imprevista di 750 euro con risorse proprie.Dal punto di vista territoriale, prosegue l'Istat, "l'Italia meridionale e insulare, che usualmente presenta indicatori di percezione delle difficoltà economiche di livello più elevato rispetto al resto del Paese, mostra, nell'ultimo anno, un ulteriore lieve peggioramento della propria situazione". Infatti, tra il 2007 e il 2008, aumenta in misura significativa la percentuale di famiglie che arriva con molta difficoltà a fine mese (dal 22,0 al 25,6%), al contrario di quanto avviene nel Nord e nel Centro dove tale quota rimane sostanzialmente stabile (nel 2008, rispettivamente, il 12,6% e il 14,3%). La maggiore frequenza di situazioni di difficoltà economica nelle regioni meridionali e insulari si rileva per i residenti in Sicilia, Campania, Calabria e Puglia. Tra le regioni del Nord e del Centro, il Piemonte e il Lazio evidenziano maggiori segni di disagio con, rispettivamente, il 16,3% e il 17,1% delle famiglie che dichiarano di arrivare a fine mese con molta difficoltà. I sintomi di disagio economico sono più marcati al crescere della numerosità familiare per quasi tutti gli indicatori utilizzati, risultando particolarmente evidenti per le famiglie con cinque o più componenti. In particolare, ad incidere è soprattutto il numero di percettori di reddito presenti in famiglia e il tipo di fonte di reddito disponibile. Nel 2008, più di un quinto delle famiglie monoreddito (20,6%) dichiara, infatti, di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese. La tipologia familiare che meno frequentemente riferisce di sperimentare difficoltà economiche è quella delle coppie senza figli (nel 2008, soltanto il 12,3% dichiara di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese). Le famiglie con figli risultano, invece, relativamente più esposte a situazioni di disagio: il 14,1% delle coppie con figli e, tra queste, il 24,3% di quelle con tre o più figli dichiara di essersi trovata in arretrato con il pagamento delle bollette (contro il 7,8% di quelle senza figli). Insieme alle coppie con almeno tre figli, si trovano più frequentemente coinvolte in situazioni di difficoltà economica anche le famiglie con un solo genitore e gli anziani soli: il 39% delle prime e oltre il 40,6% delle seconde ritiene di non poter affrontare una spesa inattesa di 750 euro. Rispetto alla generalità delle famiglie, la presenza di un solo minore non risulta associata ad una maggiore frequenza delle situazioni di disagio economico. In effetti, sono soprattutto le famiglie con due e, in misura ancora più rilevante, quelle con tre o più minori a non avere risorse sufficienti. Il 32,9% delle famiglie con tre o più minori dichiara di arrivare con molta difficoltà a fine mese, il 42,3% ritiene di non poter affrontare una spesa inattesa di 750 euro e il 14,2% di quelle che hanno un mutuo sono state in arretrato con il pagamento delle rate.
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