mercoledì 12 febbraio 2014

​Sei senatori chiedono spiegazioni al premier Letta sulle scelte fatte, che nulla hanno a vedere con la lotta al razzismo.
IL COMMENTO I libelli "educativi" anti-omofobi di Gianfranco Amato
LA NOTA
"Gender" a scuola: la preoccupazione dei vescovi toscani

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I sostenitori del gender e dell’educazione sessuale di parte nelle scuole tornano all’attacco. L’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale del Dipartimento pari opportunità presso la presidenza del Consiglio) ha commissionato all’istituto Beck la redazione di tre opuscoli dal titolo “Educare alla diversità nella scuola”, che però, tra l'altro, invece di preoccuparsi di sradicare il razzismo, invitano a sostenere nella didattica l’immagine di famiglie che tali non sono e accusano di omofobia le religioni che ritengono certi comportamenti moralmente non leciti.  Adesso qualcosa si muove in Parlamento. Sei senatori hanno presentato un’interpellanza al presidente del Consiglio dei ministri su questi opuscoli, chiedendo che si blocchi la loro distribuzione nelle scuole.Dopo avere ricordato di avere già presentato un’altra interpellanza a dicembre in cui sottolineavano come l’attività dell’Unar si fosse allargata a materia non di sua competenza, come le problematiche Lgbt legate all’omosessualità, adesso i sei senatori chiedono di sapere “per quali motivi l’Unar ha scelto come consulente l’Istituto Beck, la cui scuola di pensiero è clamorosamente di parte.” Inoltre si vuole sapere “quali iniziative si intenda intraprendere per bloccare la distribuzione di questo materiale nelle scuole”. I firmatari sono: Carlo Giovanardi, Maurizio Sacconi, Roberto Formigoni, Luigi Compagna, Federica Chiavaroli, Laura Bianconi.Leggi anche il commento di Gianfranco Amato: I libelli "educativi" anti-omofobi

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