giovedì 11 settembre 2014
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​Saranno circa quattro milioni gli italiani che, a partire dagli inizi di novembre, verranno colpiti dall'influenza. Non dovrebbe trattarsi di una forma aggressiva, i virus sono tutti americani (H1N1 California, H3n2 Massachusetts e B Texas), noti e previsti nel vaccino, ma come in ogni stagione influenzale la raccomandazione è non abbassare la guardia, anche perché tra le persone colpite potrebbero esserci, soprattutto nel momento di "fiammata" subito dopo il periodo natalizio, soggetti fragili e a rischio di sviluppare complicanze, come gli anziani e in generale tutte le persone affette da malattie cardiache o respiratorie. Questo il quadro tracciato da Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli studi di Milano e sovrintendente sanitario dell'Istituto Galeazzi. "La vaccinazione è un'opportunità per tutti, che va valutata in funzione delle condizioni di salute personali. Per gli anziani, ad esempio, il consiglio è rivolgersi al medico di famiglia per avere maggiori informazioni e in qualche caso effettuare direttamente il vaccino" spiega l'esperto, evidenziando che la stagione vaccinale sarà inaugurata verso la fine di ottobre, anche se il periodo ideale per vaccinarsi è entro fine novembre. Importante è poi ricordare che la copertura del vaccino ha una durata limitata, che va dai sei agli otto mesi. Il ministero della Salute ricorda nella circolare "Prevenzione e controllo dell'influenza: raccomandazioni per la stagione 2014-2015" che il Servizio Sanitario Nazionale fornisce i vaccini gratuitamente, secondo il Piano Nazionale Vaccini, alle donne nel 2 e 3 trimestre di gravidanza, a tutti i soggetti a rischio di complicanze per patologie pregresse o concomitanti, agli over 65 anni e agli operatori sanitari che hanno contatto diretto con pazienti o altri soggetti a rischio. Tra i consigli del ministero per limitare il più possibile i contagi un gesto semplice ed economico come lavarsi spesso le mani, in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito (in assenza di acqua, si possono usare dei gel alcolici). È poi consigliato coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce e l'isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili, specie se in fase iniziale. Massima attenzione poi, oltre che all'influenza vera e propria, che si caratterizza per febbre brusca, dolori muscolari e almeno un sintomo respiratorio e che secondo i dati del Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) è la causa di morte prematura di circa 40mila persone ogni anno in Europa, 90% dei quali over 65 con malattie pregresse. © riproduzione riservata
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