lunedì 11 novembre 2019
In una ex scuola media comunale Save The Children apre un "Punto Luce", il 25° in Italia. Tutti i pomeriggi - gratis - aiuto allo studio e formazione professionale per ragazzi dai 6 ai 18 anni
(CREDIT Matteo Carassale)

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Salvare i bambini ovunque abbiano bisogno di aiuto. Nei paesi poveri o in guerra, ma senza dimenticare le povertà di casa nostra. Fedele alla sua missione, questa mattina Save The Children ha inaugurato a Ostia ponente un Punto Luce in un quartiere difficile del litorale romano. È il 25° aperto in Italia negli ultimi cinque anni, in una zona dove è forte la presenza del clan Spada. Un'altra sfida dell'organizzazione internazionale per sottrarre spazi al degrado, all'emarginazione e all'illegalità. Punti Luce sono già stati "accesi" in altre aree a rischio: come a Casal Di Principe, feudo dei casalesi, a San Luca, zona controllata dalla 'ndrangheta, o allo Zen di Palermo.

Il Punto Luce delle Arti di Ostia da oggi è aperto tutti i pomeriggi dalle 14 alle 19,30 per offrire gratuitamente - ai ragazzi dai 6 ai 18 anni - aiuto scolastico e corsi professionali nei settori della fotografia, della cinematografia, del design, con laboratori pratici. Un progetto articolato per offrire ai ragazzi di un quartiere difficile delle proposte educative e poi professionali alternative a quelle offerte dai pomeriggi passati tra strada, bar e sale giochi.

Il Punto Luce delle Arti nasce da una efficace sinergia tra pubblico, privato e terzo settore. Nel 2018 la scuola media statale Renato Guttuso viene chiusa. Comune di Roma e X Municipio lanciano un bando, una procedura di evidenza pubblica, per l'impiego sociale della struttura. Save The Children presenta la sua proposta e vince la gara. L'immobile le viene assegnato in comodato d'uso. Dei costi della ristrutturazione si fa carico completamente Bulgari, che già da 10 anni sostiene i progetti di Save The Children in tutto il mondo, con oltre 80 milioni di euro donati per progetti di cui hanno beneficiato quasi 2 milioni di bambini. Nella gestione del Punto Luce di Ostia, Save The Children si farà affiancare dalla cooperativa sociale Santi Pietro e Paolo onlus, già attiva sul territorio di Ostia - e in altre periferie - proprio nel sostegno educativo ai ragazzi e alle famiglie. Questo di Ostia è il terzo Punto Luce a Roma, dopo quelli di Ponte di Nona aperto nel 2014 e Torre Maura nel 2015, assurta agli onori della cronaca, suo malgrado, per manifestazioni razziste contro i rom.

Il risultato, inaugurato stamattina, è una struttura funzionale, colorata, bella: 1.300 metri quadrati, aule, quattro laboratori multidisciplinari, un laboratorio musicale, un laboratorio di informatica, un grande spazio polifunzionale e teatrale, un giardino pieno di sedili colorati e alberi appena piantati. A tagliare simbolicamente il nastro sono stati la sindaca di Roma, Virginia Raggi, la presidente del Municipio Roma X, Giuliana Di Pillo, l'amministratore delegato di Bulgari, Jean-Christophe Babin e il presidente di Save the Children Italia, Claudio Tesauro. Presente alla cerimonia anche il vescovo ausiliare del settore sud, monsignor Gianrico Ruzza. All'arrivo della sindaca alcune donne del quartiere hanno inscenato una protesta gridando «vergogna». Si tratta di abitanti di insediamenti informali alla foce del Tevere a rischio sgombero: «Per queste case che voi chiamate baracche - hanno detto - abbiamo speso soldi, da lì non ci muoviamo». «Quello dell'Idroscalo è un territorio molto critico - ha poi spiegato la Sindaca - e stiamo lavorando con loro per trovare delle soluzioni alle risposte che chiedono da decenni».

Propedeutico al sostegno allo studio e ai corsi professionali è un delicato e fondamentale lavoro con i bambini e gli adolescenti per il recupero dell'autostima, della capacità di stare con gli altri, di gestire le conflittualità, di individuare e sviluppare le capacità personali. Quello che gli specialisti chiamano youth empowerment. Tra iscritti ai corsi e partecipanti agli eventi saranno circa 1.000 gli utenti del polo educativo. Già 150 i ragazzi che hanno deciso di iscriversi alle attività, grazie al coinvolgimento sul territorio delle scuole e dei servizi sociali.

I tre percorsi formativi proposti agli adolescenti (13-18 anni) sono dedicati al cinema, in collaborazione con la Scuola d’arte cinematografica “Gian Maria Volontè” della Regione Lazio e l’associazione “Greve 61”, per formare le diverse figure e maestranze che concorrono alla realizzazione concreta di un film; alla fotografia, in collaborazione con “WFP Photography” di Roma, per apprendere tecniche e specializzazioni; al "Social Design e Mani Intelligenti", nato dall’accordo di collaborazione tra Save The Children e il centro interdipartimentale “Sapienza Design Research” dell’Università La Sapienza di Roma, attraverso laboratori di progettazione (Modellazione 3D per il gioiello, grafica e serigrafia, progettazione di piccoli robot). Tutti i percorsi prevedono l’apprendimento della disciplina attraverso la pratica sul campo.

«Un’occasione di sviluppo per tutta la comunità: la crescita personale e culturale rappresenta lo strumento principale per promuovere la legalità e sottrarre spazi alla criminalità organizzata sul territorio. Sarà un presidio attivo di aggregazione sociale, un progetto virtuoso che passa attraverso il recupero e la riqualificazione di un luogo, messo a disposizione dall'Amministrazione, nel rispetto della sua identità: essere una "casa" per fare e creare cultura», dice la Sindaca di Roma Virginia Raggi.

«Questo è l’investimento che facciamo insieme sulla crescita personale dei bambini e degli adolescenti, perché sappiamo che, con gli strumenti necessari, sapranno essere protagonisti del cambiamento e della costruzione del loro futuro», concorda Claudio Tesauro, presidente di Save The Children. «I bambini e i ragazzi troveranno uno spazio idoneo per attività educative completamente gratuite che saranno di supporto per il loro futuro. Un luogo restituito alla comunità e ai cittadini, che sapranno apprezzare l’alto valore educativo di prevenzione e contrasto alla povertà culturale di questo importante progetto. Un risultato di eccellenza reso possibile dalla sinergia di intenti tra istituzioni tanto diverse tra loro quanto complementari», commenta Giuliana Di Pillo, Presidente del Municipio Roma X.





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