giovedì 22 ottobre 2009
"Io e la mia famiglia siamo persone perbene e abbiamo le mani pulite. Mai avuto una lira in tasca in 32 anni di vita politica". Lo ha detto Clemente Mastella in una conferenza stampa a Napoli dopo l'indagine su appalti e assunzioni all'Arpac che vede coinvolta sua moglie Sandra Lonardo.
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"Io e la mia famiglia siamo persone perbene e abbiamo le mani pulite. Mai avuto una lira in tasca in 32 anni di vita politica". E ancora: "Nessuno può immaginare che lasci la politica - aggiunge con foga - ho già lasciato quando ero ministro della Giustizia, gesto che non ha precedenti nella storia della Repubblica. Andrò avanti con piena avvertenza e deliberata coscienza. Io ho la coscienza serena, la mente alta, la dignità di andare avanti e il rispetto delle 100 mila e passa persone che mi hanno votato. Io non defletto". Lo ha detto Clemente Mastella in conferenza stampa a Napoli.Intanto Pm e Gip partenopei si apprestano a iniziare l'interrogatorio di 25 dei 63 indagati nell'indagine sull'Arpac destinatari di misure restrittive. Nel pomeriggio è previsto l'interrogatorio della moglie di Mastella, Sandra Lonardo, da ieri destinataria di una misura restrittiva con divieto di dimora in Campania e nelle province limitrofe nell'ambito dell'indagine sugli appalti e le assunzioni all'interno dell'Agenzia Regionale per l'ambiente della Campania. Il Presidente del Consiglio regionale è indagata di associazione a delinquere finalizzata all'abuso d'ufficio, peculato e alla truffa.LA VICENDA DI IERI. Terremoto all'Arpac, l'agenzia dell'ambiente campano: 25 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 63 indagati, 18 divieti di dimora e 6 misure interdittive. Un vero e proprio ciclone contro uno dei settori pubblici, considerato da anni uno dei «feudi» del Campanile di Clemente Mastella. L'operazione condotta dalla Guardia di finanza di Napoli e dai carabinieri di Caserta coinvolge, infatti, politici, dirigenti della pubblica amministrazione, professionisti e imprenditori campani. Le accuse contestate vanno dall'’associazione a delinquere finalizzata alla truffa, al falso, all'abuso di ufficio, alla turbativa d’asta e alla concussione. Nel mirino degli inquirenti sia la gestione di appalti pubblici sia i concorsi finalizzati all’assunzione di personale e l'affidamento di incarichi professionali nella pubblica amministrazione.Indagata la moglie di Mastella. Nell’inchiesta risulta indagato anche il presidente del Consiglio regionale della Campania, Sandra Lonardo, destinataria di un provvedimento di divieto di dimora. Secondo le prime notizie trapelate, si tratterebbe, di un divieto che riguarda la città di Napoli, dove si svolge l’attività istituzionale della Lonardo in qualità di presidente dell’Assemblea. Non solo: quattro carabinieri ed ufficiale dell’Arma sono entrati nella abitazione della famiglia Mastella a Ceppaloni, nel Beneventano. L'indagine è uno stralcio di quella che portò alle dimissioni l'ex ministro. L’indagine coordinata dalla sezione reati contro la Pubblica amministrazione della Procura di Napoli e rappresenterebbe uno stralcio della inchiesta principale avviata negli anni scorsi dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), e poi trasmesso a Napoli per competenza territoriale, in cui è coinvolto l’ex ministro della Giustizia, Clemente Mastella e marito della Lonardo. La decisione del gup di Napoli Sergio Marotta sull’inchiesta che vede 23 indagati per la presunta lobby di potere che avrebbe favorito le nomine in quota Udeur, è stata rinviata al 26 ottobre. Si tratta dell’inchiesta che portò alle dimissioni l’ex Guardasigilli Clemente Mastella (anche lui nell’elenco degli imputati) dopo l’arresto, fra gli altri, della moglie Sandra e degli ex assessori regionali Luigi Nocera e Andrea Abbamonte.Il filone dell’indagine per il quale sono scattati gli arresti riguarda l’Arpac, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale.
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