giovedì 12 gennaio 2017
La struttura veniva usata come dormitorio da un centinaio di stranieri di origine somala, eritrea ed etiope. Incerte le cause delle fiamme, forse un fatto accidentale
L'incendio scoppiato nel capannone abbandonato dove si rifugiavano i migranti (Ansa)

L'incendio scoppiato nel capannone abbandonato dove si rifugiavano i migranti (Ansa)

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È di un morto, tre feriti e due intossicati il bilancio del grave incendio scoppiato ieri sera a Sesto Fiorentino (Firenze), in zona Osmannoro. Ad essere invaso dalle fiamme un capannone, ex sede del mobilificio Aiazzone, dove vivevano un centinaio di migranti di origine somala, eritrea ed etiope. I vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle 21.30 e si sono trovati di fronte a un incendio di grandi dimensioni.

Sono stati gli stessi migranti, che avevano chiamato i soccorsi, a raccontare che un loro compagno era stato inghiottito dalle fiamme. Al loro arrivo i Vigili del fuoco si sono trovati gli occupanti fuori dall'edificio, una struttura di duemila metri quadri su due piani. "Abbiamo iniziato lo spegnimento dello stabile e una volta entrati abbiamo trovato l'uomo in gravi condizioni, abbiamo subito iniziato la rianimazione, poi è arrivato il 118", spiega l'ufficio stampa dei Vigili del Fuoco di Firenze. L'immobile è stato posto sotto sequestro.

La vittima è Ali Muse, un 44enne somalo, regolare in Italia. La causa dell'incendio resta da accertare. Tra le prime ipotesi al vaglio degli investigatori, quella che le fiamme si siano sprigionate in seguito al tentativo da parte degli occupanti di scaldarsi con mezzi di fortuna.

La testimonianza: è morto per salvare i suoi documenti

Secondo un testimone, il somalo "era riuscito a salvarsi dalle fiamme ed uscire dal capannone, ma quando si è accorto che i documenti per il ricongiungimento familiare erano rimasti dentro è rientrato per recuperarli, ma purtroppo non è più riuscito ad uscire, probabilmente perché la sua camera era una delle più lontane dalla porta".

"Sono stato io a chiamare i vigili del fuoco - ha aggiunge l'uomo - ma quando abbiamo dato l'allarme molta gente aveva già difficoltà ad uscire perché non si vedeva niente per il fumo. Mentre aspettavamo i vigili del fuoco abbiamo cercato noi di spegnere l'incendio".

L'inchiesta della Procura di Firenze

La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo, valutando come prime ipotesi di reato quelle di incendio colposo e omicidio colposo. La prima ipotesi è che l'incendio abbia avuto cause accidentali.

La protesta dei migranti

Alcuni migranti hanno protestato davanti alla prefettura di Firenze dopo il rogo di questa notte in un capannone di Sesto Fiorentino che è costato la vita ad Alì Muse. "Morto - urlano - per colpa dello Stato".


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