giovedì 24 maggio 2018
Le parole di Gian Luca Frizzi: «Sono convinto che un femminicidio vada ricordato. Ho preso atto che la mia comunità non condivide questa idea nella sua interezza e quindi mi dimetto da sindaco»
impossibile ricordare Alba Chiara, il sindaco di Tenno si dimette
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«Sono convinto che un femminicidio vada ricordato. Ho preso atto che la mia comunità non condivide questa idea nella sua interezza e quindi mi dimetto da sindaco». Gian Luca Frizzi, 46 anni, primo cittadino di Tenno, in provincia di Trento, l’altro ieri ha annunciato in Consiglio comunale le sue dimissioni «irrevocabili». Una scelta sofferta, così come lacerante appare nove mesi dopo la tragedia che ha scosso il paese, 2 mila abitanti fra gli ulivi dell’Alto Garda trentino: era il 31 luglio scorso quando la ventiduenne Alba Chiara fu uccisa con più colpi di pistola dal fidanzato Mattia, 24 anni, suicidatosi poco dopo.

«Non mi schiero con l’una o con l’altra famiglia, sento mio il dolore di tutti – ha voluto precisare il sindaco – ma cerco di stare dalla parte di Alba Chiara. Dobbiamo ricordare che quanto è accaduto è inaccettabile». Cos’è successo in questi mesi? Dopo lo choc iniziale, nel paese in cui i due giovani erano cresciuti si era avvertito il desiderio di fare memoria. Alla richiesta della famiglia di Alba Chiara di una stele a ricordo del femminicidio, il sindaco si era attivato per trovare la soluzione più adeguata ma nella sua maggioranza si erano espresse sensibilità diverse soprattutto per la collocazione, i contenuti e anche la tempistica. In questo discernimento non facile in un paese molto piccolo – uno degli assessori è zio del giovane – si era poi registrata la contrarietà della famiglia di Mattia, che ha chiesto di fermare la decisione sulla stele per attendere la conclusione della vicenda giudiziaria e avviare un percorso di memoria condivisa per i due giovani.

Domenica sera, infine, quando nel teatro locale si è promossa una serata dal titolo "Angeli - Storie di vite raccontate da chi resta", in cui il sindaco aveva invitato altri genitori dell’Alto Garda provati da lutti recenti, si è avvertito, insieme alla commozione dei presenti, anche il peso per le assenze importanti: è stata la conferma di una perdurante divisione interna alla comunità di Tenno, nonostante gli sforzi di non poche persone, come il parroco don Franco Pavesi, che si sono spesi per ridare serenità.

Amareggiato anche da una parte della sua maggioranza, il sindaco Frizzi ha così motivato mercoledì in Consiglio comunale le sue dimissioni e ha invitato anche tutti i consiglieri a rispondere in tempi brevi per iscritto sull’accettazione della richiesta della famiglia di Alba Chiara di collocare la stele ricordo. Lui, per primo, da sindaco dimissionario, ha firmato il suo convinto sì. Ora toccherà al vicesindaco Giuliano Marocchi "reggere" il Comune per l’ultimo anno di legislatura anticipata: in molti sperano che in questo tempo si trovi il modo condiviso per lenire le ferite del femminicidio e del suicidio che ancora sanguinano.

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