martedì 12 maggio 2009
L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) scrive al governo italiano e chiede di «riammettere quelle persone rinviate dall'Italia ed identificate quali individui che cercano protezione internazionale». Il premier: «Sono reclutati in maniera scientifica dalle organizzazioni criminali».
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L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha annunciato oggi a Ginevra di aver scritto al governo italiano esprimendo "grave preoccupazione" per il rinvio in Libia di migranti intercettati o soccorsi in mare e per chiedere alle autorità italiane di "riammettere quelle persone rinviate dall'Italia ed identificate dall'Unhcr quali individui che cercano protezione internazionale". Per l'Onu il principio del non respingimento non conosce limitazione geografica.Berlusconi difende Maroni: «Gli accordi con la Libia li ho gestiti io». Intanto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, da Sharm el Sheik torna sulla vicenda dei "respingimenti" difendendo Maroni: "Questi barconi - spiega il premier - non sono fatti occasionali ma frutto di una organizzazione criminale che offre a chi vuole venire in Italia la possibilità di venirci a pagamento". E poi: "Sono persone che hanno pagato un biglietto. Non sono persone spinte da una loro particolare situazione all'interno di questi paesi dove si è vittime di ingiustizie ma sono reclutati in maniera scientifica dalle organizzazioni criminali". Il premier intende stoppare la polemica tra Lega ed An assumendo in prima persona la responsabilità dei rimpatri difendendo Maroni. "Gli accordi con la Libia li ho gestiti io - ha sottolineato - li ho sottoscritti io, Maroni esegue quegli accordi che sono stati assunti direttamente da me. Gheddafi sta rispettando gli accordi che aveva preso con me". Berlusconi elogia poi le posizioni di Piero Fassino e Francesco Rutelli sul tema dell'immigrazione. "Mi fa piacere che i due esponenti del Pd che non abbiano ritenuto uno scandalo il respingimento dei migranti - che ci sia anche nell'opposizione qualche persona di buon senso che non segue fino in fondo l'ideologia". Franceschini all'attacco. Franceschini parla di uso immorale e strumentale della vicenda dei clandestini: "I barconi pieni di disperati sono stati trasformati in uno spot elettorale per le prossime elezioni, come se fossero un manifesto per raccogliere voti e questa è la cosa più immorale". Quanto alle polemiche nel Pd, Franceschini assicura che nel partito non esiste nessun distinguo "noi diciamo tutti la stessa cosa: i respingimenti, cioè rimandare gli immigrati clandestini nei loro paesi deve avvenire, ma vanno rispettate le regole e le norme internazionali, si tratta di rispettare la dignità dell'uomo, le leggi italiane e quelle internazionali". Frattini: «Serve un vertice europeo». "Se l'Unione europea ha deciso che l'immigrazione illegale è un problema europeo e poi lascia soli in prima fila italiani, maltesi, ciprioti, greci e spagnoli, è maturo il momento per un vertice europeo in materia". Il ministro degli Esteri Franco Frattini si rivolge ai Paesi europee e chiede: "I capi di Stato e di governo dovranno dire che cosa accade quando arrivano barche con 500 persone a Lampedusa. Che facciamo?".  "Apriamo i centri di accoglienza dopo 90 giorni - ragiona in un'intervista a un quotidiano - e poi che succede? Se apriamo il campo di custodia di Gradisca sull'Isonzo, vicino a Slovenia e Austria, o a Torino, siccome con Schengen le frontiere non esistono più, vanno in Europa...".Il titolare della Farnesina, poi, osserva che "parlare di multiculturalità" in Italia "è sbagliato: sfido a dire che con il 5% di immigrati sulla popolazione ci può essere una società multietnica". E aggiunge: "Non accetto accuse di razzismo da chi predica un multiculturalismo che ora non abbiamo e rifiuta di aprire un dibattito serio sull'identità della nazione italiana".Infine, Frattini ribatte alle critiche del premier maltese Lawrence Gonzi, che si è detto "disgustato dalla mancanza di umanità dell'Italia nei soccorsi in mare": "Ho - rivela Frattini - un rapportino sui campi di detenzione di Malta. Con i commenti 'trattamento inumano'. Con le foto. Prigioni con sbarre. Gabinetti. Bambini. Le stanze dove mangiano sembrano un porcile. Non è di Berlusconi. È di Medecins sans frontieres".
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