sabato 19 gennaio 2019
È andata in cielo a nove anni lo scorso 3 giugno, dopo una mobilitazione nazionale per farla curare, ma resta la sua allegria, la sua forza e la raccolta delle sue favole
Le favole di Iaia, morta a 9 anni di neuroblastoma

Resta il suo sorriso. La sua allegria. Quel che diceva a chiunque, «la vita è bella, vivila bene!». Restano le sue favole, che sono state raccolte in un piccolo libro (si può averlo scrivendo alla mail ilmagicomondodiiaia@gmail.com e un’offerta minima di 5 euro) e che raccontano la sua forza, come quella delle tre amiche magiche capaci di sconfiggere un drago con lipgloss, cipria e smalto. Un libro che servirà alla onlus “Il sogno di Iaia” per far curare altri bambini malati. Perché i sogni non muoiono e nemmeno le fiabe.

La piccola Ilaria, anzi Iaia, come tutti la chiamavano, se n’è andata lo scorso giugno dopo aver combattuto cinque anni contro un neuroblastoma. Era nata a Roccaraso (L’Aquila), aveva nove anni, che - raccontano i suoi genitori - sono stati «un viaggio d’amore, gioia e sogni realizzati». Divenne a un certo punto un caso nazionale, quando una raccolta fondi per poterla far curare a New York coinvolse l’intero Paese, parenti, amici, artisti, sportivi, associazioni e si mobilitarono davvero in tanti.

«Grazie per i tuoi occhi grandi e dolci – scrisse mamma Ida, per il funerale della piccola, che fu una festa -, grazie per il tuo sorriso e per la tua dolce voce, grazie per la tua eleganza, per la tua tempra, grazie per la tua boccuccia, per il tuo coraggio e il tuo amore, grazie per la tua manina nella mia».

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