Il fumetto su Mattia, scomparso nell'alluvione del 2022 che ha colpito le Marche
15 settembre 2022. Una data impossibile da dimenticare per le Marche. Quel giorno un’alluvione devastante colpì l’entroterra tra le province di Pesaro e Ancona causando centinaia di sfollati e 13 morti. Tra questi anche il piccolo Mattia Luconi, un bimbo autistico di appena 8 anni strappato alle braccia di sua mamma Silvia e inghiottito dal fango. Lui, il più piccolo e indifeso, venne ritrovato dopo 8 giorni di drammatiche ricerche e divenne così il simbolo di questa tragedia.
A due anni da quella devastazione Mattia rivive attraverso una serie di vignette realizzate dall’illustratrice Veronica Janise Conti. «Insieme a Silvia abbiamo pensato di far parlare Mattia, che non si esprimeva verbalmente, attraverso i suoi gatti Polpetta e Puma che sono già di là con lui», spiega papà Tiziano. Il fumetto sarà destinato alle scuole e inizialmente verrà pubblicato sulla pagina Instagram “Mattia a matita”, per poi trovare la sua veste definitiva sulla carta entro Natale.
«La storia è quella reale del nostro piccolo angelo – prosegue - ma il messaggio che vuole trasmettere è quello dell’inclusione e della cura del creato, che nel nostro caso non c’è stata ed ha spezzato per sempre il futuro di Mattia». Questo fumetto però vuole anche essere un gesto d’amore, come spiega la mamma Silvia Mereu, che vive a San Lorenzo in Campo, nella diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola. «È un modo per continuare a stare vicina a mio figlio; e se oggi ripenso a quel tragico momento, mi rendo conto di quanto la fede mi abbia sostenuta. Attraverso la preghiera sento che Mattia mi è ancora accanto e mi consente di continuare a prendermi cura di lui. In questo percorso mi ha aiutata anche il sacerdote della parrocchia dei Santi Biagio e Martino, don Luca Santini, una persona straordinaria».
Anche se Mattia non frequentava il catechismo, amava recarsi in tutte le chiese del circondario: giocare con le candele e frugare dappertutto, spingendosi perfino in sacrestia. Era un bambino molto carismatico, sempre felice e sorridente che metteva a tutti il buon umore. «Disegnare Mattia e riscrivere le sue avventure è stato facile – spiega Veronica Janise Conti – i suoi lineamenti si prestano a farlo diventare un personaggio riconoscibile, mentre per quanto riguarda i testi si è trattato perlopiù di una trasposizione delle avventure e delle marachelle di questo bambino che potremmo definire anarchico. È un onore che Silvia e Tiziano abbiano pensato a me per questo progetto e spero che il racconto risulti leggero e spensierato». Proprio come lo era Mattia che ha trovato la sua nuova dimensione fatta di carta e di colori.