martedì 24 giugno 2025
Una rete di sigle rilancia, in risposta al piano RearmEu, la vecchia idea di don Benzi. Manfredonia (Acli): «Bisogna cambiare cultura». Notarstefano (Ac): «Scontro continuo è un gioco al massacro»
L'Europa si riarma, un coro di voci cattoliche vuole un ministero per la Pace

Agenzia Romano Siciliani

COMMENTA E CONDIVIDI

Riaccendere i riflettori sulla necessità di un Ministero della Pace. Non nuova, ma sempre valida idea (anche alla luce della cronaca) di don Oreste Benzi. È univoca la proposta di Fondazione Fratelli Tutti, Azione Cattolica Italiana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e Acli. L’hanno presentata ieri, a Roma, nell’auditorium “Bachelet” della Domus Mariae. L’iniziativa è stata promossa dalla campagna “Ministero della Pace” e sottoscritta da oltre 30 realtà associative ed enti del mondo cattolico.

Secondo Emiliano Manfredonia, presidente delle Acli, infatti, «per preparare la pace bisogna prepararsi alla pace, senza aumentare le spese militari», come si pensa di fare al vertice Nato a L’Aja. Perché in questo modo «si fomentano solo le paure e le angosce delle persone e si pensa che la difesa armata sia la sola strada possibile». Bisogna «cambiare cultura». Una missione che «può sembrare utopica, ma è l’unica possibile».

Il ministero della Pace va proprio in questa direzione. Tra i suoi obiettivi ci sono la promozione della comunicazione e della trasformazione nonviolenta dei conflitti, della giustizia riparativa e dell’educazione alla pace nei curricula scolastici e universitari; l’adozione di strumenti di mediazione e prevenzione dei conflitti sociali e ambientali; l’avvio di azioni e di attività di monitoraggio per la riconversione civile dell’industria bellica; il sostegno ai Corpi civili di pace, al Servizio civile universale e alle altre forme di difesa civile non armata e nonviolenta; e infine il supporto a una cooperazione internazionale equa e sostenibile.

Inoltre, sono stati pensati due organi propositivi e consultivi per programmare e progettare. Il loro scopo è indicare le priorità da coordinare a livello nazionale.

Una proposta, secondo padre Francesco Occhetta, segretario generale della Fondazione Fratelli Tutti, che indica «un modo diverso di vivere, capace di intendere la giustizia come riparativa e non vendicativa, di mediare i conflitti, di dialogare e di porre un sogno all'interno della società, non la paura e la vendetta che animano oggi gli interessi politici dei grandi e dei potenti».

Matteo Fadda, presidente dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, ha ricordato che l’idea di un ministero simile è nata da un’intuizione di don Oreste Benzi. Gli venne in mente negli anni ‘90, in seguito all’esplosione della guerra nella ex Jugoslavia. «Da quel momento in poi – ha sottolineato - cominciò a pensare a un organismo istituzionale per costruire la pace con opere diverse che intervenissero sul piano educativo, sociale, legislativo, della sicurezza e, quindi, anche delle relazioni internazionali, della diplomazia e del dialogo».

Una visione che torna oggi più che mai d’attualità, «in un momento in cui il mondo ha preso una direzione totalmente diversa», ha sottolineato Giuseppe Notarstefano, presidente di Azione Cattolica Italiana. «Il tema – ha aggiunto - è cercare di superare la convinzione che l’unica via possibile per i conflitti sia lo scontro continuo tra Paesi, che è un gioco al massacro». Invece occorre «riprendere una logica di multilateralismo, rafforzare gli organismi internazionali e promuovere un maggiore coordinamento delle politiche pubbliche». La stessa via l’ha indicata Laila Simoncelli, coordinatrice nazionale della campagna, che ha esortato tutti a «creare istituzioni più sane, ordinamenti più giusti e strutture più solidali».

Tra gli altri, è intervenuta anche Giovanna Martelli, della Fondazione Rut, già deputata del Pd. «Ragionare in modo multidisciplinare su questi temi – ha detto - è molto importante anche in una società come la nostra che sembra apparentemente in pace, ma vede recrudescenze violente in tanti ambiti».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: