venerdì 27 marzo 2020
L’idea: far anticipare dalle banche l’accredito della Cig. Il prossimo decreto: nuclei, probabile proroga dei buoni e (forse) più congedi per i genitori; stop alle tasse pure ad aprile
Esterno di Palazzo Chigi

Esterno di Palazzo Chigi - Ansa

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Il "decreto marzo" ancora va discusso in Parlamento, e tecnicamente si lavora all’obiettivo di far arrivare entro fine aprile i primi soldi a famiglie e partite Iva (per loro, ha detto l’Inps, il Pin arriverà subito con un sms sul telefonino). Ma il faro è già centrato sui prossimi 25 miliardi «almeno », ma sicuramente di più (ma non i 50 ipotizzati ieri da Repubblica), che saranno schierati dal governo Conte per arginare l’impatto economico e sociale del coronavirus. Il prossimo 'decreto aprile', successivo a quello definito 'Cura Italia', è un dossier che già comincia a circolare nelle stanze del Tesoro con le ipotesi su alcune delle misure essenziali, dalla probabile nuova sospensione dei versamenti ai sussidi confermati per gli autonomi. Si è al lavoro anche per semplificare le procedure degli investimenti pubblici, per rafforzare il golden power per le società (che potrebbe però finire in un altro provvedimento) e per garantire ancora liquidità alle Pmi così come alle imprese più grandi, finora rimaste escluse.

Famiglie. Senza una prospettiva di riapertura a breve delle scuole, potrebbe essere rafforzato il congedo di 15 giorni per i genitori obbligati a stare a casa con i figli ' under 12'; ed estesi i buoni per baby-sitter e badanti.

Tutele per il lavoro. Per la Cig di marzo, già molto rafforzata, si sta lavorando alla facoltà che le banche possano anticipare ai lavoratori l’indennità, versandola direttamente sui loro conti correnti già entro il 15 aprile, senza attendere fine mese. Poi potrebbe essere estesa fino a 6 mesi, se necessario. Arriverebbero misure a favore dei contratti a termine: una delle opzioni potrebbe essere quella di prorogare lo stop ai licenziamenti, a cui Confindustria si dice però contraria. L’Upb sollecita intanto di allentare i requisiti per l’accesso al reddito di cittadinanza e per prorogare Naspi e Dis-coll, per tutelare il più possibile i lavoratori esclusi dalla Cassa.

Stop tasse. Arriverà con ogni probabilità anche la seconda proroga delle scadenze fiscali, per il 16 aprile. Non a caso il ministro Roberto Gualtieri ha spiegato che il decreto dovrà arrivare ben prima di quella data. Lo stesso dovrebbe valere per contributi, ritenute e premi Inail, oltre che per le cartelle fiscali. Sul fronte fiscale dovrebbe arrivare un beneficio per i benzinai, probabilmente sotto forma di credito d’imposta. Autonomi. L’idea è quella di intervenire sul bonus di 600 euro concesso quasi 'a pioggia' a marzo, ma in modo più mirato, con una forma di 'ristoro' legata al reddito o alla perdita di fatturato.

Imprese. Dovrebbe arrivare una nuova maxi garanzia per le imprese, anche più grandi, allo scopo di «consentire al sistema finanziario di erogare tutta la liquidità necessaria per proseguire».

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