lunedì 1 aprile 2024
La donna in carcere a Budapest «molto impressionata» dall'iniziativa del Capo dello Stato. La famiglia aspetta ora l'esito dell'appello, presentato contro la mancata concessione dei domiciliari
Ilaria Salis in catene al tribunale di Budapest

Ilaria Salis in catene al tribunale di Budapest - Reuters

COMMENTA E CONDIVIDI

«Sono molto contenta, ringrazio davvero il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mi ha molto impressionato che abbia telefonato lui in prima persona e che lo abbia fatto con questa rapidità. Lo ringrazio davvero tanto per il suo coinvolgimento». Ilaria Salis ringrazia così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - come ha riferito all'Ansa suo padre Roberto - contattato telefonicamente sabato scorso dal capo dello Stato.Ilaria Salis è in carcere da più di 13 mesi a Budapest con l'accusa di aver partecipato a due aggressioni nei confronti di militanti di estrema destra. Accuse che la donna respinge fin dall'inizio. Nelle due udienze in tribunale è comparsa ammanettata mani e piedi e tenuta al guinzaglio alla cinta.

Roberto Salis ha spiegato che «Ilaria sta bene e, si sta riprendendo» dopo l'udienza di giovedì scorso quando è stata respinta la richiesta di passare ai domiciliari avanzata dai suoi legali: «È stata una brutta botta - ha proseguito il padre della 39 enne docente milanese - perché ci contava molto ma ha un piglio abbastanza forte e non ho dubbi che sopporterà bene questa prova di resistenza».

«Quanto successo giovedì - ha aggiunto - con la sentenza per Ilaria e con quella per Gabriele Marchesi ha rafforzato l'impressione che c'è qualcosa che non va bene e che c'è chiaramente una disparità nell'attuazione dei principi costituzionali». Marchesi, coindagato con Ilaria Salis e ai domiciliari da fine novembre in Italia, era destinatario di una richiesta di estradizione dei giudici ungheresi. Ma la Corte d'Appello di Milano ha respinto la richiesta dell'Ungheria di consegnare il 23enne, arrestato nel capoluogo lombardo sulla base di un mandato di arresto europeo. La motivazione del rifiuto, per il tribunale milanese. è l'esistenza di un «rischio reale di un trattamento inumano e degradante» nelle carceri ungheresi.

Ora si aspetta l'esito dell'appello presentato contro la mancata concessione dei domiciliari «che se non altro verrà giudicato da un'altra corte e non sarà più nelle mani del giudice Jozsef Sós che ha un evidente pregiudizio nei confronti di Ilaria e che in Italia sarebbe già stato ricusato».


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: