giovedì 7 marzo 2024
Critiche da vari esponenti politici italiani al duetto avvenuto a Sochi tra lo street artist e lo Zar russo. Picierno (Pd) chiede sanzioni europee. Tajani: propaganda da Kgb
Jorit e Putin al termine del forum di Sochi

Jorit e Putin al termine del forum di Sochi - Ansa

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Ciro Cerullo è un artista di strada italiano abbastanza conosciuto nel mondo, con il nome di Jorit, ma in questi giorni di lui si sta parlando soprattutto per aver dialogato con il presidente russo Vladimir Putin durante un forum della gioventù che si è tenuto mercoledì a Sochi. Alla fine della manifestazione Cirullo si è avvicinato a Putin chiedendogli di poter fare una foto insieme. Il motivo? «In Italia si dicono tante cose strane su di lei, presidente Putin – ha detto Cerullo-Jorit -. Le chiedo di fare una foto insieme per dimostrare all'Italia che lei è umano come tutti e la propaganda su di lei non è vera». Al che il presidente russo ha risposto: «Certo, basta che non mi dia un pizzicotto per sincerarsi che sono una persona reale».

Nel botta e risposta tra Jorit e Putin, l’artista ha posto una domanda sull'arte come ponte tra Italia e Russia e Putin ha così potuto lanciare il suo messaggio indirizzato al nostro Paese: «Quella italiana è una grande arte di un grande popolo, noi in Russia l'abbiamo sempre considerata così e la consideriamo ancora così». Ma a unire i due popoli, ha aggiunto, c'è anche il comune «desiderio di libertà», che porta al rispetto dell'uno verso l'altro. E ancora: «La lotta dell'Italia per l'indipendenza, Garibaldi... questo non ci ha forse uniti? Questo ci ha sempre uniti», ha concluso il leader russo.

La scenetta è diventata un caso politico. Anche perché è la seconda volta nel giro di pochi giorni che Putin invia “messaggi” al nostro Paese, presidente di turno del G7, attraverso una narrazione costruita grazie alla collaborazione di cittadini italiani: il 20 febbraio era stata la volta della studentessa Irene Cecchini, che frequenta un corso di relazioni internazionali all’università di Mosca, con la quale lo "Zar" ha dato vita a un botta e risposta per rimarcare che l’Italia «è sempre stata vicina» alla Russia.

«La propaganda era l'arte del Kgb - ha commentato il ministro degli Esteri Antonio Tajani - la disinformatia era arte dell'Urss ed evidentemente c'è ancora qualcuno in Russia che usa questa arte per cercare di mettere altri in difficoltà. L'Italia è dalla parte dell'Ucraina ma ciò non significa che siamo in guerra con il popolo russo. Il popolo italiano è amico del popolo russo ma noi non vogliamo che l'esercito russo invada l'Ucraina».

Durissima la Vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno (Pd): «Ho scritto stamane alla Commissione Europea e al Consiglio dell'Unione europea chiedendo l'inserimento di Ciro Cerullo, in arte Jorit, tra gli individui sottoposti a sanzione da parte dell'Unione europea. Già col murale di Mariupol aveva manifestato la sua adesione al disegno criminale e genocidario del popolo ucraino da parte di Vladimir Putin e ieri ha dimostrato di essere uno strumento della propaganda russa», ha aggiunto.

Carlo Calenda, leader di Azione, ha invece parlato di «utili idioti, pagati o semplicemente in cerca di notorietà», ma ha anche colto l'occasione per attaccare «un vice presidente del Consiglio (Matteo Salvini) formalmente alleato del partito di Putin». Per Fratelli d'Italia ha invece parlato il presidente della commissione Cultura e Innovazione della Camera, Federico Mollicone, accusando Ornella Muti, la figlia Naike e Jorit, che loro presenti a Sochi in questi giorni, di essere dei «mercenari, artisti a cappello del dittatore postsovietico. Pecunia non olet, ma in questo caso trasuda sangue».

Il murale dedicato a Maradona da Jorit a San Giovanni a Teduccio (Napoli)

Il murale dedicato a Maradona da Jorit a San Giovanni a Teduccio (Napoli) - Fotogramma

Jorit, noto per i suoi graffiti su case e palazzi di Napoli ha da tempo criticato quella che definisce la propaganda pro-Ucraina. Uno dei suoi murales, dipinto nel 2023 a Mariupol, raffigura una bambina di Donetsk, con missili che cadono alle sue spalle, evidenziando il silenzio mediatico sulle sofferenze dei bambini in zone di conflitto. I murales italiani di Jorit mostrano personaggi famosi come Lucio Dalla, Diego Armando Maradona e Fabrizio De Andrè. Ma non solo. L’artista, 33 anni, è nato a Quarto, Napoli. A chi lo ha chiamato “filorusso” per le sue opinioni sull'Ucraina, ha risposto in passato dicendo di essere un artista libero con il dovere di mostrare prospettive diverse.

Dopo l'Accademia di Belle Arti, Jorit è diventato noto nel 2011 grazie alle sue opere esposte al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. I suoi ritratti di Maradona e Marek Hamsik su edifici pubblici hanno attirato molta attenzione. Ha dipinto un murale ad Odincovo, Russia, raffigurante Jurij Gagarin nel 2019. Nel luglio 2023 ha dipinto un murale a Mariupol, Ucraina, suscitando polemiche per le sue opinioni sull'argomento. Putin in passato lo aveva citato elogiando un suo murale dedicato a Dostoevskij a Fuorigrotta. Questo intervento era seguito alla decisione, poi ritrattata, dell'università Bicocca di Milano di sospendere le lezioni sullo scrittore russo.

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