Urne allestite in Italia in occasione delle ultime elezioni europee - TamTam
Il Parlamento europeo, con il Consiglio, con cui condivide il potere legislativo, e la Commissione (che elegge e controlla), è l’istituzione che plasma le decisioni dell’Unione, essendo anche l’unica a essere scelta direttamente dai cittadini dei 27 Stati membri. Ha base a Strasburgo e a Bruxelles mantiene la sua seconda sede. Attualmente, è composto da 705 membri, ma con la prossima legislatura si eleggeranno 720 eurodeputati. I Paesi più rappresentati, in base alla loro popolazione, sono Germania (96 seggi), Francia (81), Italia (76), Spagna (61), Polonia (53), gli altri a seguire fino Cipro, Lussemburgo e Malta che hanno 6 europarlamentari ciascuno. Per il rinnovo si vota dal 6 al 9 giugno, secondo quanto stabilito da ciascun Paese, i risultati verranno resi noti però solo nella tarda serata di domenica 9, a urne chiuse dappertutto. Se in generale, l’età per potere votare è 18 anni, in questa tornata andranno ai seggi i sedicenni in Austria, Belgio, Germania e Malta, mentre in Grecia basterà avere compiuto 17 anni.
I numeri dell'Europa
L’affluenza registrata per il voto europeo nel 2014 è stata del 42,6%, il minimo dal 1979. Nel 2019 è stata del 50,6%. Le differenze tra Paesi sono piuttosto forti. 22,7% è stata la quota dei votanti in Slovacchia nel 2019, la minima in tutta Europa. La più alta fu in Belgio (88,5%) dove il voto è “obbligatorio”.
Sono 446,7 i milioni di abitanti dell’Europa a 27, su una superficie di 4 milioni di chilometri quadrati. La Germania il Paese più popoloso, la Francia il più esteso. Trentotto invece sono i milioni di cittadini residenti nell’Unione europea nati al di fuori dei suoi confini, l’8,5% della popolazione complessiva.
Circa 14.500 miliardi di euro: a tanto ammontava il Pil europeo nel 2021. La Ue è responsabile del 14% degli scambi mondiali di merci. Per la sanità nella Ue vengono spesi 3.562 euro annui pro-capite, con forti differenze da Stato a Stato. L’Italia si ferma a 2.837 euro.
Le elezioni viste da Roma
Le elezioni europee in Italia sono per ora una sfida tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, senza che i grandi temi al centro dei prossimi cinque anni in Europa siano emersi chiaramente nel dibattito politico. A tenere banco le possibili candidature come capolista della premier (Fratelli d’Italia) e della segretaria del primo partito di opposizione (Pd). Nel nostro Paese si vota con il sistema proporzionale, in cinque macrocircoscrizioni, con lo sbarramento al 4% per le singole liste e la possibilità di esprimere preferenze. Il diritto di voto è esercitato dai cittadini con almeno 18 anni di età, mentre per candidarsi l’età minima è di 25 anni. Le liste devono essere presentate 30 giorni prima dell’appuntamento ai seggi, periodo in cui la campagna elettorale entrerà nel vivo. Un argomento rilevante saranno le alleanze a livello continentale, dato che i partiti del centrodestra aderiscono attualmente a diverse famiglie nell’europarlamento, delle quali solo il Ppe (di cui fa parte Forza Italia) è nella maggioranza che guida l’Assemblea. Si lavora a un’alleanza tra le formazioni europeiste minori, su iniziativa di +Europa, alla quale si sono detti interessati sia Renzi sia Calenda, anche se Italia Viva potrebbe restare fuori alla fine per il veto posto (finora) dal leader di Azione.