venerdì 29 settembre 2023
La Ong Sea Watch denuncia: una motovedetta ha speronato un barcone con a bordo una cinquantina di persone. I migranti, caduti in mare sono stati recuperati e riportati in Libia
Il momento dell'impatto tra la motovedetta e il gommone

Il momento dell'impatto tra la motovedetta e il gommone - frame del video di Sea-Watch

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Forse hanno intimato loro di fermarsi, magari minacciandoli. Forse per paura di essere intercettati e riportati a terra, le persone a bordo del gommone hanno accelerato bruscamente e cercato di sfuggire o forse è stata la stessa imbarcazione della cosiddetta guardia costiera libica a speronare per cercare di fermare quel viaggio “clandestino”. Fatto sta che quell’imbarcazione di fortuna sulla quale stavano viaggiando 50 disperati alla volta dell’Europa é affondata e tutti i migranti a bordo sono finiti in acqua. In parte recuperati dai libici, in parte (forse) dispersi. C'è un video della Ong Sea watch che documenta quanto accaduto.




Nel video si vede un'imbarcazione avvicinarsi pericolosamente al natante in difficoltà con decine di persone a bordo. Non è chiaro però se lo tocchi o se invece ne causi l'affondamento a causa delle onde vicinissime al gommone. Successivamente si sente la voce del pilota dell'aereo che invia ripetutamente alcuni "mayday" via radio, mentre le immagini mostrano il gommone ormai quasi del tutto affondato e le persone in mare. Sul posto arriva anche una nave della Guardia costiera libica che lancia alcuni salvagente in direzione dei migranti in mare che poi vengono aiutati a salire sull'imbarcazione. Non è chiaro, come sottolinea Sea Watch stessa, se ci siano vittime del naufragio anche se la Louise Michel non avrebbe trovato, al momento, alcun cadavere in acqua.

«L’aereo civile di Sea Watch “Seabird ha assistito alle atrocità della cosiddetta Guardia costiera libica – denuncia la Ong Sea Watch – Nonostante i nostri continui avvertimenti, ha speronato e distrutto un gommone sovraccarico in difficoltà con circa 50 persone a bordo» riferisce la Ong. I militari avrebbero riportato i migranti in Libia. «Sul posto c’era l’imbarcazione Louise Michel alla ricerca di sopravvissuti - aggiungono - ma non ne ha trovati».

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