martedì 28 luglio 2009
Dal 6 al 13 settembre l'iniziativa, giunta alla sua settima edizione. Attesi all'Arena 500 clochard, provenienti da 48 nazioni. Per loro l'utile optional dell'assistenza medica e culturale dei volontari. E la possibilità di cambiare vita.
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Sarà l’Arena Civica di Milano ad ospitare, tra il 6 e il 13 settembre, la Homeless World Cup, il campionato del mondo di calcio dei senzatetto, giunto ormai alla sua settima edizione.Saranno quasi cinquecento, provenienti da 48 nazioni di tutti i continenti, i clochard pronti a sfidarsi in appassionate sfide di street football – una sorta di calcetto a tre giocatori più il portiere –, che catalizzerà per una settimana l’attenzione di pubblico, media e addetti ai lavori. Tutti gli atleti saranno ospitati in un’apposita tendopoli allestita dalla Croce Rossa Italiana presso la caserma Mameli (sede del 3° Reggimento Bersaglieri) di viale Suzzani 35.Ai "senza dimora" provenienti da ogni angolo del mondo sarà anche offerta una particolare assistenza medica, culturale, logistica e linguistica che vedrà in prima fila un centinaio di volontari, oltre ai militari dell’Esercito Italiano. «Lo sport è solo un pretesto, uno strumento che può permettere a tanti homeless di cambiare la propria vita – ha spiegato il sindaco Letizia Moratti, nominata ieri ambasciatore ufficiale della manifestazione al pari di campioni come Eric Cantona, Rio Ferdinand e Didier Drogba –. Speriamo che questa competizione, oltre a portare gioia e condivisione nella settimana in cui è in programma, possa lasciare in eredità ai partecipanti, una serie di motivazioni, percorsi e opportunità».Una recente ricerca realizzata dagli organizzatori ha, infatti, dimostrato che il 93% dei partecipanti alla precedente edizione della Homeless World Cup ha acquisito «nuove motivazioni per vivere», l’83% ha migliorato le proprie relazioni sociali, il 71% ha cambiato significativamente la propria vita, il 29% ha trovato un impiego, il 38% ha trovato casa, mentre il 32% ha avviato un percorso d’istruzione.A portare la competizione nel capoluogo lombardo è stata "Milano Myland", un’associazione sportiva nata con l’intento di utilizzare lo sport e la cultura per cambiare la vita delle persone senza dimora, favorendo il loro reinserimento.L’associazione, subito dopo il "Mondiale dei clochard", intende avviare una ventina di nuovi progetti del genere per le persone senza casa in tutta Italia. Particolarmente impegnato nell’organizzazione dell’evento anche il Ministro della Difesa Ignazio La Russa, che ha formalmente invitato i capitani di Milan e Inter, Ambrosini e Zanetti, ad assistere ad alcuni incontri del torneo.Quest’anno, inoltre, il mondiale dei senza dimora sarà dedicato a un giornalista sempre in  prima fila accanto agli "ultimi" come Candido Cannavò. Recandosi all’Arena, grazie alla Fifa, sarà anche possibile ammirare la vera Coppa del Mondo conquistata dagli Azzurri a Berlino.
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