martedì 31 maggio 2011
COMMENTA E CONDIVIDI
Non c’è stata la battaglia este­nuante fino all’ultima percen­tuale e nessun appassionante testa a testa. Luigi De Magistris è il sin­daco di Napoli con una vittoria schiac­ciante su Gianni Lettieri. Il dato defini­tivo diffuso dal Viminale vede infatti il candidato dell’Idv e di Federazione del­la Sinistra al 65,37% (264.730 voti) con­tro il 34,62% (140.203 voti) raggiunto dal candidato del centrodestra. Lettie­ri lo ha riconosciuto subito, già quan­do le sezioni scrutinate erano meno della metà: «C’è stato un risultato ine- quivocabile, un voto popolare in favo­re di De Magistris, che ha preso il volo. Gli faccio un 'in bocca al lupo' - ha si­gnorilmente augurato al vincitore. - Na­poli ha tanti di quei problemi che me­rita il mio buon lavoro. Ringrazio tutti i napoletani che mi hanno votato», ha concluso Lettieri, salutato dall’applau­so e dai cori di incoraggiamento dei suoi sostenitori che però non hanno nascosto la delusione e la sorpresa per il divario con l’altro contendente. «Sarò il sindaco di tutti. Sarò il sindaco anche di chi ha votato Lettieri e gli al­tri candidati al primo turno. Napoli è stata liberata», sono state le prime pa­role di Luigi De Magistris. Napoli, ha precisato, liberata dal bassolinismo e da un certo modo di fare politica. Ha ringraziato «prima di tutto i napoleta­ni, tutti i napoletani e il loro coraggio, la loro voglia di cambiare modo di fa­re politica». Poi emozionato e com­mosso ha sottolineato: «Il successo di un grande movimento popolare mi dà una grande responsabilità, ma anche una grande leggerezza, perché vuol di­re che i napoletani hanno veramente voglia di cambiare pagina dopo gli an­ni del bassolinismo, ma anche contro un’idea del fare politica del centrode­stra che è lontano anni luci dalla nostra idea della politica». Rinviando ai pros­simi giorni l’analisi particolareggiata del voto, ha lanciato un messaggio al­le parti politiche che hanno partecipa­to a questo successo: «Ringrazio il Pd e le forze che hanno voluto scegliere que­sta idea. E ringrazio il professor Pa­squino (il candidato del Terzo Polo che dovrebbe diventare il nuovo presiden­te del Consiglio Comunale, ndr) per la sua serietà, la sua correttezza e per l’im­pegno importante che certamente avrà nel futuro della nostra amministrazio­ne ». E così De Magistris, il 'terzo inco­modo' in un bipolarismo che poco pia­ce e poco si comprende, 'l’antagoni­sta' che la politica obsoleta non ha pre­so realmente sul serio, ha vinto dopo u­na campagna elettorale faticosa e a­spra, con punte di violenza che hanno lambito anche i primi festeggiamenti post voto. Scaramucce nel primo po­meriggio tra sostenitori di Luigi De Ma­gistris e quelli di Gianni Lettieri ci so­no state infatti nei pressi dei due co­mitati sul lungomare. Secondo una pri­ma ricostruzione dei fatti, alcune deci­ne di simpatizzanti del neo sindaco di Napoli, che stavano festeggiando nei paraggi del comitato di Lettieri, sono entrati in contatto con i sostenitori del candidato del Pdl che sostavano lì. Pa­rolacce e spintoni e un inseguimento nelle strade adiacenti via Palepoli, ma niente di più. Ieri, secondo l’ex pm, è stato «un gior­no storico giunto dopo tanta amarez­za. La mia vittoria - ha tenuto a preci­sare - è frutto di un voto popolare e non populista. Io sarò un sindaco autono­mo, indipendente, imparziale». D’ac­cordo con lui Antonio Di Pietro: «Il sin­daco deve dimenticare la sua prove­nienza politica e mettersi a disposizio­ne della città, perché per cambiare Na­poli serve grande forza morale ma an­che politica».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: