venerdì 24 luglio 2009
Lo ha deciso il gip del tribunale di Bari. Filippo Pappalardi era stato accusato di abbandono di minore seguito da morte. Si era sempre dichiarato innocente.
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È stata archiviata dal gip del tribunale di Bari Giulia Romanazzi l'inchiesta a carico di Filippo Pappalardi, il padre dei fratellini Francesco e Salvatore, di 13 e 11 anni, di Gravina in Puglia, che era accusato di abbandono di minore seguito da morte. La richiesta era stata avanzata dal pm della Procura del capoluogo pugliese Antonino Lupo, lo stesso che il 27 novembre del 2007, un anno e mezzo dopo la scomparsa dei due ragazzini e tre mesi prima del ritrovamento dei loro corpi sul fondo di un pozzo di una casa abbandonata nel centro della cittadina murgiana, aveva chiesto e ottenuto da un altro gip, Giuseppe De Benedictis, l'arresto con le tremende accuse di sequestro di persona, duplice omicidio volontario e occultamento di cadavere.Dopo il macabro ritrovamento, per Filippo Pappalardi arrivò in pochi giorni la scarcerazione e poi la derubricazione delle accuse in abbandono di minore seguito da morte. Viene chiuso così ogni possibile profilo penale a carico dell'uomo. Rimane in piedi l'aspetto civile della vicenda con la richiesta di risarcimento danni che il legale dell'uomo, l'avvocato Angela Aliani, avanzerà in merito all'ingiusta detenzione sancità dalla Corte di Cassazione il 27 maggio del 2008.
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