martedì 10 gennaio 2023
Il Cdm vara solo una norma per far esporre dai benzinai il prezzo medio nazionale. Sospensione da 7 a 90 giorni per chi non la rispetta. In autostrada, forse, ci sarà un tetto agli aumenti
Prezzi del carburante a Milano

Prezzi del carburante a Milano - Fotogramma

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Niente nuovo blocco delle accise. Il Consiglio dei ministri ha messo a punto un decreto-legge ad hoc a favore della trasparenza nel mercato dei carburanti. Il monitoraggio dei prezzi non sarà più settimanale, ma giornaliero, quindi viene introdotto l'obbligo di esporre il prezzo medio nazionale alla pompa. Per chi non lo fa, scattano sanzioni comminate dal prefetto, con il rischio della sospensione delle attività dai sette a massimo 90 giorni. Più poteri sanzionatori al Garante dei prezzi. Sulle autostrade, l'ipotesi è di fissare un tetto agli aumenti e di riconoscere una percentuale in più ai distributori, ma deve essere fissa. E sono rifinanziati i buoni benzina per lavoratori dipendenti (fino a 200 euro).

Prima del Cdm (aperto da un’informativa di Adolfo Urso, titolare dello Sviluppo) si è tenuto un incontro di un’ora e mezzo tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e il comandante generale della Guardia di finanza, Giuseppe Zafarana. Sul tavolo l’informativa sugli aumenti e la documentazione sui controlli effettuati, che è stata chiesta anche dall’Antitrust (circa 3mila le violazioni sanzionate nel 2022). Per alcune zone della Penisola i gestori comunicano al dicastero dell’Ambiente prezzi che, per esempio per il gasolio, viaggiano anche oltre i 2,5 euro al litro. E molti dei picchi si registrano soprattutto sulle isole e sulla rete autostradale.

In particolare, nella prima settimana di gennaio il ministero guidato da Gilberto Pichetto (per il quale «dai dati che abbiamo dovrebbe esserci una stabilizzazione su questi prezzi»), ha rilevato un aumento dei prezzi sostanzialmente in linea con il rialzo dovuto alla mancata proroga del taglio delle accise. Tra l’1 e l'8 gennaio la benzina in modalità self service è salita da 1.644 euro a 1.812 euro al litro, con un aumento di 16,8 centesimi. Il gasolio è invece passato da 1.708 euro a 1.868 euro el litro, con un rialzo di 16 centesimi. E dal primo gennaio il rialzo delle accise è stato di 18 centesimi.

Nella maggioranza si sono confrontate per tutto il giorno due linee. A favore di un nuovo blocco delle accise, la Lega e gran parte di Fi, mentre Fdi era contraria. Una linea confermata di mattina dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: «Ho sentito Giorgetti, ci dobbiamo impegnare perché andare a lavorare non deve essere un lusso». I consumatori, a partire da Assoutenti, denunciano comunque come ci sia un disallineamento tra i cali dei prezzi petroliferi internazionali e l'andamento dei listini alla pompa.

I gestori e i produttori lanciano l’allarme inflazione e gli amministratori locali si dichiarano preoccupati: per esempio Sergio Ortelli, sindaco del Giglio, segnala «un sovrappiù di circa 60 centesimi rispetto alla terraferma». Molti i casi in cui il prezzo del gasolio è a ridosso dei 2,5 euro: per esempio sulla Bologna-Taranto (A14) a Castel San Pietro Terme è a 2.531 euro con la benzina a 2.444 euro.

Per Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, «bisogna andare fino in fondo, rendere i controlli capillari, dare continuità al monitoraggio ed estenderlo anche ad altre filiere colpite dalla speculazione».




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