martedì 29 novembre 2011
Nella nuova squadra ventisei sottosegretari e tre viceministri. Nel precedente esecutivo le cosiddette «deleghe operative» erano 48. Vice alle Infrastrutture Ciaccia, vicinissimo a Passera. Altro vice al Lavoro Martone. Nella compagine anche politici non parlamentari come d’Andrea (Pd) e Magri (vicino all’Udc). Questa mattina il giuramento al Quirinale.
Ma su D’Andrea è polemica
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Completata la squadra del governo di Mario Monti. Ci sono 25 sottosegretari, tre viceministri e soprattutto un nuovo ministro. Giureranno stamattina alle 10. La notizia, circolata già nel pomeriggio, frutto del colloquio che Monti ha avuto al Quirinale con Giorgio Napolitano per circa un’ora, è la nomina di nuovo ministro Filippo Patroni Griffi, già segretario generale dell’Autorità Garante per la privacy, che assume una poltrona "a due piazze", accorpando due competenze. Napoletano, Patroni Griffi è il diciottesimo componente della compagine governativa, con lui passano a tre i ministri di provenienza meridionale.All’Economia, incarico che Monti mantiene ad interim, arriva Vittorio Grilli come viceministro unico, che per questo incarico si mette in aspettativa nell’incarico di direttore generale del Tesoro, dopo aver concorso anche per la nomina alla guida di Bankitalia. Con lui due sottosegretari: Vieri Ceriani e Gianfranco Polillo.Gli altri viceministri sono Mario Ciaccia alle Infrastrutture (uomo legatissimo a Corrado Passera, proveniente come lui da Banca Intesa) e Michel Martone al Lavoro.Ma un segnale importante per il Sud è anche la nomina del "maestro di strada" dei quartieri spagnoli Marco Rossi Doria, fondatore del progetto Chance a Napoli per i ragazzi a rischio. L’altro sottosegretario all’Istruzione sarà Elena Ugolini. Alla Giustizia entrano due sottosegretari, entrambi docenti a Roma 3: Andrea Zoppini e Salvatore Mazzamuto.Altra novità che emerge in filigrana è l’apertura parziale anche a politici non parlamentari. Il caso più eclatante è l’ex deputato lucano del Pd (segnalatosi fra i più "produttivi") Giampaolo D’Andrea, ai Rapporti col Parlamento. Ma non è l’unico: Gianluigi Magri già sottosegretario all’Economia nel primo governo Berlusconi, nonché capogruppo della Dc e poi del Ccd a Bologna, va alla Difesa insieme a Filippo Milone, che a sua volta è stato già consigliere tecnico con Ignazio La Russa nello stesso ministero.All’interno tre sottosegretari Carlo de Stefano (per 10 anni alla guida dell’ex Ucigos della polizia, l’Antiterrorismo), Giovanni Ferrara (Procuratore capo a Roma) e Saverio Ruperto. Di rilevo anche la nomina alle Comunicazioni di Paolo Peluffo, che è stato portavoce di Carlo Azeglio Ciampi al Quirinale, Carlo Malinconico, presidente degli editori, all’Editoria.
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