mercoledì 28 dicembre 2022
La guerra in Ucraina, il Covid. E storie personali, piccole e grandi, che ci hanno fatto commuovere
La notizia della scoperta di un pianeta, a 100 anni luce da noi, poco più grande della Terra e interamente coperto d'acqua è stata tra le più viste sul nostro sito nel 2022

La notizia della scoperta di un pianeta, a 100 anni luce da noi, poco più grande della Terra e interamente coperto d'acqua è stata tra le più viste sul nostro sito nel 2022 - ANSA/ US/ BENOIT GOUGEON, UNIVERSITÉ DE MONTRÉAL

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La guerra in Ucraina (scoppierà?). Il Covid (e se mi viene in vacanza?). Le storie di persone, nei microcosmi delle esistenze quotidiane sospese tutte nel mistero della morte. E storie dall'universo, che riecheggiano gli interrogativi che ci portiamo dentro. Sono i temi degli articoli più letti tra quelli pubblicati su Avvenire.it nel corso del 2022.

Febbraio, il 24. Una data che non dimenticheremo facilmente. Dopo un paio di settimane di ripetuti allarmi (da parte di Washington) e di altrettante smentite (anche da Kiev) le armate russe entrano in Ucraina. E' la guerra in Europa, alla quale gli europei non si erano rassegnati a credere. In un articolo del 12 febbraio l'analista Francesco Palmas spiega La crisi ucraina: perché si rischia la guerra. Le cose da sapere. Un testo ampio, a domande e risposte, che ripercorre la storia dell'Ucraina nell'era post sovietica, l'annessione russa della Crimea nel 2014, la guerriglia dei separatisti del Donbass e gli accordi di Minsk 1 e 2. Una lettura ancora oggi utile e attuale per capire l'origine del conflitto che insanguina l'Europa.

Il 25 marzo il Papa ha consacrato la Russia e l'Ucraina alla Madonna. Il testo della supplica con cui, a un mese dall'inizio della guerra, Francesco consegnava le due nazioni a Maria Regina della Pace, è riportato nell'articolo di Riccardo Maccioni La consacrazione di Russia e Ucraina a Maria. Ecco la preghiera del Papa, pubblicato il 23 marzo. Il significato della consacrazione dell'umanità come affidamento alla Madre e, per sua intercessione, a Dio. Le parole del Papa nella Lettera in cui annunciava il "gesto della Chiesa universale". Il libretto della celebrazione. E la preghiera dell'Atto di consacrazione. Da leggere e rileggere, per pregare insieme.

C'è la grande storia, fatta anche di guerre. Ma ci sono anche le storie personali di ciascuno di noi. Talvolta vicende quotidiane assurgono a cronaca internazionale, per la particolarità di alcuni destini. E' il caso di un bambino marocchino, Rayan, caduto in un pozzo e che i soccorritori per giorni hanno tentato invano di strappare alla morte. La redazione di Avvenire.it ha raccontato la vicenda senza enfasi, com'è nel nostro stile, con umana e commossa partecipazione ("Rayan è morto". Il bambino caduto in un pozzo non ce l'ha fatta, 5 febbraio).

Più veloce della morte per acqua è stata invece l'allenatrice di Anita, campionessa di nuovo sincronico. Alle Olimpiadi di Budapest, dopo aver eseguito il suo esercizio l'atleta si era accasciata su se stessa ed era sprofondata in piscina, il capo reclinato. Nella sua rubrica Lunario (Non è morta, dorme, 25 giugno), la penna di Marina Corradi trasforma in poesia quella tragedia sfiorata: "Non respiro, non vivo, non danzerò più come una sirena". Come in una fiaba, la storia è a lieto fine.

E se all'intreccio indissolubile di morte e vita rimanda più di uno degli articoli amati dai nostri lettori nel 2022, non crediamo sia solo per curiosità scientifica che tra i più visti ci sia anche la notizia Scoperto pianeta più grande della Terra, interamente ricoperto d'acqua pubblicata dalla Redazione Internet il 25 agosto. L'infinitamente grande riecheggia le domande che ciascuno di noi, umanamente piccolo, si pone.

Ed eccoci arrivati all'estate. Insieme alla voglia di vacanze, chi non si è posto l'interrogativo: che fare, se mi ammalo? Ai nostri dubbi ha risposto, con indicazioni pratiche, l'articolo di Viviana Daloiso Ho mal di gola, e adesso? La guida alle vacanze col Covid pubblicato il 5 luglio. Informazioni che sono state utili a lungo, da tenere a portata di mano come le mascherine. Sperando che nel nuovo anno non ci servano più.

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