venerdì 5 maggio 2023
A Massa il leader del Movimento 5 stelle aggredito durante un evento elettorale da un ex dissidente pentastellato, Giulio Milani. La sua giustificazione: «Era solo un buffetto»
L'ex premier Conte colpito da un no vax

ANSA

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Brutta giornata per il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte che, in piazza a Massa durante un evento elettorale, è stato aggredito da un no vax. Giulio Milani, a quanto pare un ex M5s dissidente, facendosi spazio tra la folla, ha colpito sul volto con un buffetto l’ex premier iniziando a inveire contro le misure di contenimento e protezione introdotte durante l’emergenza pandemica. L’aggressore, allontanato immediatamente dalle forze dell’ordine, è stato oggetto di cori e insulti da parte della cittadinanza che ha poi accolto Conte tra applausi e cori.

«Quando ci si assume la responsabilità di governo si prendono decisioni difficili in momenti di grande difficoltà per l'intero Paese, come accaduto durante la pandemia - ha detto subito dopo l'aggressione Giuseppe Conte - non si può accontentare tutti nonostante si lavori al bene di tutti». Il leader 5s ha poi definito i no vax «persone irresponsabili» perché «se avessimo seguito le loro indicazioni probabilmente oggi saremo una comunità completamente distrutta».

Milani ha subito riferito alla stampa il «disprezzo morale» verso Conte, per questo si è avvicinato all’ex premier con l’intento di dargli «uno schiaffo pedagogico» ma che in realtà si è rivelato solo «un buffetto». L’aggressore, che sulla sua pagina Facebook si presenta come respondabile ufficio stampa del Cln (Comitato di Liberazione Nazionale), ha riferito di essere un «ex elettore M5s ed ex militante deluso». E, continuando ad accusare l’ex presidente del Consiglio, ha concluso: «La violenza l’ha fatta lui con i suoi Dpcm».

«Ogni forma di violenza va condannata, senza esitazione», è il monito della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Non si sono fatti attendere i messaggi dei ministri Matteo Piantedosi (Interno), Guido Crosetto (Difesa), Antonio Tajani (Esteri) e Francesco Lollobrigida (Agrocoltura) che hanno espresso la loro «solidarietà» a Giuseppe Conte. Per il Presidente del Senato Ignazio La Russa «le divergenze di opinioni non devono mai sconfinare nella violenza». A definire «squallida e vergognosa» l’aggressione è stato anche il commissario europeo dell’Economia Paolo Gentiloni su Twitter.

Il Movimento 5 stelle si stringe attorno al suo leader. «Gli italiani sanno che ha sempre agito con grande senso di responsabilità e che grazie al suo operato sono state salvate milioni di vite», così Francesco Silvestri e Stefano Pattuanelli, capigruppo 5s a Camera e Senato. I senatori e deputati pentastellati in Commissione Affari Sociali hanno definito l’episodio «inquietante e molto grave». Per il gruppo M5s alla Regione Lazio «la violenza non è mai tollerabile, l’unico confronto possibile è quello democratico».

Vicina a Giuseppe Conte è anche la segretaria del Pd Elly Schlein: «Usando la violenza non si affermano le proprie ragioni ma solo la propria vigliaccheria». Una «violenza ingiustificabile» per Forza Italia. «Non ci può mai essere spazio per la violenza», ha fatto sapere Carlo Calenda, leader di Azione.

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