mercoledì 16 febbraio 2011
COMMENTA E CONDIVIDI
Un “falso” problema giuridico. Perché il diritto agisce laddove esistono problemi sociali, e il problema della mancanza di coppie che adottino bambini nel nostro Paese non esiste. «Al contrario – spiega Alberto Gambino, docente di Diritto privato alla Università Europea – forse bisognerebbe pensare a semplificare le norme per rendere più agevole la procedura già esistente».Professore, come giudica le legge italiana sulle adozioni?Si tratta di una delle norme più complete, sorpattutto considerando l’epoca a cui risale, gli anni Ottanta.I single sono esclusi?Nient’affatto: la legge prevede che possano adottare un bambino in casi particolari specifici. Sono contemplati tutti, da quello della disabilità del bimbo fino a quello della separazione. Non manca nulla e si tiene fermo il concetto per cui l’adozione non è un diritto soggettivo di chi vuole adottare, ma quello del bambino, per crescere e svilupparsi, ad avere una famiglia.Serve “aprire” come ha fatto la Cassazione?Il numero delle coppie coniugate pronte ad adottare è di gran lunga superiore al numero dei bambini dichiarati adottabili. Non si comprende perché si dovrebbe dare al bambino un solo genitore quando si ha la concreta possibilità di dargliene entrambi, come peraltro previsto dalla nostra Carta Costituzionale all’articolo 29.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: