martedì 17 febbraio 2009
La Cassazione ha annullato la condanna nei confronti del giudice anticrocifisso Luigi Tosti, che si era rifiutato di celebrare processi in aule con la presenza del crocifisso.
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La Cassazione ha annullato «perchè il fatto non sussiste» la condanna nei confronti del giudice anticrocifisso Luigi Tosti, accusato di omissione di atti d'ufficio per essersi rifiutato di celebrare le udienze del Tribunale di Camerino per la presenza del crocifisso. In particolare, la VI sezione penale ha annullato la condanna a sette mesi di reclusione, oltre ad un anno di interdizione dai pubblici uffici inflitta a Tostidalla Corte d'Appello dell'Aquila nel maggio 2007.In udienza il sostituto procuratore generale della Suprema Corte Vincenzo Geraci aveva sollecitato l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata, sottolineando che poichè le udienze dopo il rifiuto di Tosti si erano tenute lo stesso, attraverso la nomina di un sostituto, non si sarebbe configurata un'omissione di atti d'ufficio, ma piuttosto  un turbamento dell'attività giudiziaria.Tosti non tornerà però subito a fare il giudice, visto che da tre anni è sospeso dalle funzioni e dallo stipendio dal Csm sempre per questa vicenda e che su di lui pende ancora un procedimento disciplinare.
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