giovedì 5 ottobre 2023
Il ministro dell'Economia dopo le oscillazioni dello spread e alla vigilia delle pagelle degli istituti di valutazione delle economie mondiali cerca di far salire la credibilità del Paese
Giorgetti vede le agenzie di rating per dimostrare «la solidità dell'Italia»

Ansa

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Ci sono due fantasmi che aleggiano su ogni azione di governo: lo spread e le agenzie di rating. Dopo le notizie dell’aumento del debito pubblico e le conseguenti oscillazioni del nostro spread, il governo corre ai ripari. Nelle prossime settimane Standard & Poor, Fitch e Moody’s daranno le pagelle ed emetteranno giudizi sul nostro Paese, il primo sarà proprio S&P il 20 ottobre e di Dbrs il 27 ottobre, così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha voluto incontrare – dopo la stesura della Nadef – le agenzie di rating per tranquillizzare sulla stabilità del sistema Italia. E lo ha fatto stamattina proprio «per dimostrare la credibilità e solidità del Paese». A confermarlo lui stesso collegandosi a Comolake, l'evento dedicato all'innovazione promosso dal sottosegretario Alessio Butti, in cui ha sottolineato che in politica «si devono fare scelte, a partire dalla legge di bilancio e abbiamo deciso di usare i margini della finanza pubblica per stimolare l'economia reale attenuando l'impatto che la contrazione del ciclo economico a livello internazionale può avere sulla crescita. È un percorso che nasce dalla volontà di fare chiarezza e lealtà nei confronti dei cittadini, dobbiamo essere sinceri e dire cosa possiamo fare e cosa no».

Innovazione tecnologica e partnership pubblico-privato sono le leve che, secondo il responsabile dell’Economia, possono far schiodare il nostro Pil da una crescita a zero virgola. «Oggi la competizione sulle tecnologie innovative è il tratto distintivo delle grandi potenze, è soprattutto una questione della sicurezza nazionale. Da questo – aggiunge Giorgetti - dipenderà il peso specifico e la sostenibilità finanziaria e socioeconomica» dell'Italia. Ma per promuovere l'innovazione – il seguito del ragionamento - dobbiamo inoltre migliorare la capacità di combinare risorse pubbliche e private, a partire dalle garanzie pubbliche al credito da utilizzare in modo sempre più mirato». Per questo motivo, «la legge di bilancio dedicherà notevoli risorse agli investimenti pubblici e al supporto per quelli privati tramite strumenti quali i contratti di sviluppo, gli accordi per l'innovazione e i progetti di comune interesse europeo, strumento che favorisce la collaborazione europea proprio sulle tecnologie innovative e in cui le imprese italiane hanno dimostrato di poter eccellere, dai semiconduttori all'idrogeno, dalle batterie al biotech».

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