mercoledì 20 giugno 2018
Un'indagine di Intermedia Selection evidenza una disparità di accesso ai ruoli dirigenziali, a discapito delle manager. Anche gli uomini ora percepiscono la diversità di trattamento in ufficio
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Netta percezione del fatto che in ufficio «le donne hanno dovuto dimostrare di più dei colleghi uomini per avere gli stessi riconoscimenti» e altrettanto chiara consapevolezza della differenza di retribuzione. Ma parallelamente le donne cominciano ad affacciarsi con maggiore frequenza alle carriere dirigenziali, visto che solo il 25% delle aziende ha un management composto da soli uomini, mentre il 45% è formato da dirigenti di entrambi i sessi. Solo il 5% poi ha una disparità di genere rovesciata, cioè a favore delle donne.

L'indagine condotta da Intermedia Selection - azienda leader in Italia nella ricerca e selezione di Professional e middle management - traccia così un quadro a macchia di leopardo sulle questioni del gap di genere. Il campione, 1200 candidati di cui i 2/3 uomini, infatti ha evidenziato sia una disparità di accesso alle posizioni verticistiche che una disparità di stipendio a parità di mansioni. Così mentre appena il 5% del campione guadagna annualmente tra i 65mila ai 90mila euro l'anno, questa percentuale sale al 15% quando si tratta degli uomini; viceversa mentre il 45% delle femmine intervistate si piazza nella fascia di reddito più bassa (sotto i 35mila euro l'anno), questa cifra scende al 25% quando si tratta dei maschi.

«Nel nostro ruolo disponiamo di un osservatorio privilegiato - spiega il general manager di Intermedia Selection Francesco Tamagni - rispetto alle trasformazioni del mondo del lavoro e alle dinamiche sociali ed economiche che lo influenzano». Va detto comunque, continua, che oramai «le grandi aziende non guardano tanto al genere del manager che hanno davanti, piuttosto alle sue competenze. Invece nelle piccole realtà questo fenomeno è ancora molto radicato».

Interessante è anche la percezione della parità di genere nel mondo del lavoro. Così si vede che il 66% delle donne ammette che il gentil sesso deve dimostrare di più dei colleghi maschi per avanzare di carriera, a cui si aggiunge (questa la novità) anche un 25% di uomini che ammette questo fenomeno e di un 32% del campione che non si sbilancia. Segno anche che la strada per la vera parità di genere è appena cominciata.

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