lunedì 3 giugno 2019
Arte, tecnologia e relazione con i pazienti per rendere sempre più "umana" la cura del tumore. Fiore all'occhiello un macchinario che fa radioterapia e risonanza magnetica insieme
Oggi con "Art 4 ART" l'inaugurazione del nuovo reparto di radioterapia
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Disegni alle pareti, un design rinnovato, ma la stessa tecnologia e umanità di sempre. Oggi, lunedì 3 giugno alle ore 17.00, nell’aula Brasca del Policlinico universitario A. Gemelli Irccs avrà luogo “Art 4 ART”, l’evento per la conclusione dei lavori dell’innovativo Gemelli ART, il centro di Radioterapia oncologica del Policlinico Gemelli che unisce alta tecnologia, arte e attenzione alla relazione con i pazienti. Lavori che hanno visto anche la partecipazione e il coinvolgimento del direttore creativo della Maison Valentino, Pierpaolo Piccioli che ha ideato i disegni che decorano una delle cinque sale della Radioterapia la cui realizzazione è stata affidata alle maestranze del Teatro dell’Opera di Roma.

Il Polo Radioterapico “Gemelli ART” (acronimo di Advanced Radiation Therapy) – diretto dal professor Vincenzo Valentini - rappresenta uno dei punti più alti dell’eccellenza della Fondazione Policlinico universitario A. Gemelli Irccs per quanto riguarda la cura dei pazienti oncologici. Il fiore all’occhiello è un macchinario (unico in Italia), grazie al quale è possibile fare insieme la radioterapia e la risonanza magnetica. Qui la tecnologia si sposa con l’arte. Obiettivo: garantire il massimo dell’umanizzazione delle cure. Per questo motivo al Gemelli è stato appena assegnato il premio Gerbera d’oro dalla conferenza delle Regioni e delle province autonome e dalla Fondazione nazionale Gigi Ghirotti per il progetto “L’impegno del Gemelli Art per l’umanizzazione dell’esperienza di cura”.

L’appuntamento di oggi pomeriggio sarà anche l’occasione per lanciare una nuova raccolta fondi. Obiettivo è raccogliere un milione di euro per ristrutturare – con lo stesso criterio di Art 4 ART - i reparti di degenza e Day hospital della Radioterapia Oncologica.

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