martedì 18 agosto 2015
​Il segretario della Conferenza episcopale italiana questa sera non pronuncerà l'annuale "lectio" in onore di Alcide De Gasperi per evitare "di allontanare il momento del rasserenamento di un clima invano esasperato".
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Il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Nunzio Galantino, non pronuncerà l'annuale "lectio" in onore di Alcide De Gasperi nel Trentino per evitare "con la mia sola presenza", ha fatto sapere il vescovo in una nota diramata a metà giornata, "di contribuire a rafforzare polemiche o anche semplicemente di allontanare il momento del rasserenamento di un clima invano esasperato". Il riferimento è alle polemiche sorte nei giorni scorsi a proposito dell'accoglienza ai migranti.
Ecco il testo del comunicato."Raggiungo i membri della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi con un saluto cordiale, che estendo a tutti i partecipanti alla Lectio di quest’anno. L’invito rivoltomi – e da me volentieri accolto – mi ha offerto la significativa opportunità di riprendere tra le mani alcuni scritti del nostro grande Statista e di poterli rileggere alla luce del momento storico che stiamo vivendo: un momento davvero gravido di nuove e ampie possibilità per la società civile come per quella ecclesiale. Vi metto a disposizione il testo che per questa solenne occasione ho maturato. Mi scuso con ciascuno di voi – a partire dagli amici della Fondazione – se questa sera non sono a presentarvelo di persona, come pur sarebbe giusto. La scelta di affidarlo al Prof. Giuseppe Tognon l’ho soppesata con cura al fine di evitare, con la mia sola presenza, di contribuire a rafforzare polemiche o anche semplicemente di allontanare il momento del rasserenamento di un clima invano esasperato. Proprio nel soffermarmi su alcune pagine biografiche di De Gasperi, mi sono convinto che la disponibilità a fare un passo indietro a volte sia la via migliore affinché alcune idee di fondo e alcuni valori si accreditino, puntando ad affermarsi. Questa fiducia è rafforzata dalla consapevolezza che, se con parole forti ho potuto urtare la sensibilità di qualcuno, l’ho fatto per un’istanza che continuo a credere esclusivamente evangelica". Mons. Nunzio Galantino Segretario generale della CEI
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