domenica 13 giugno 2021
Mezz'ora di colloqui con il presidente Usa su atlantismo ed europeismo "pilastri dell'Italia": il quadro politico cambia, ma non l'alleanza
Biden e Draghi

Biden e Draghi - Ansa

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Ancora un successo per Mario Draghi a Carbis Bay, in Cornovaglia. Dopo i grandi consensi del G7 per il discorso di apertura dei lavori di venerdì, è la volta del bilaterale con il presidente americano Joe Biden, in perfetta linea con le aspettative di entrambi. La sintonia è totale, sui diritti come sull’ambiente: «Donne, giovani, difesa degli ultimi, diritti umani, diritti civili, diritti sociali e tutela dell’ambiente, che è il tema chiave della nostra presidenza del G20» sono tutti argomenti su cui, nella mezz’ora di faccia a faccia, il premier italiano e il presidente degli Stati Uniti si ritrovano.

«Sin dalla formazione del governo sono stato molto chiaro, i due pilastri della politica estera italiana sono l’europeismo e l’atlantismo – spiega Draghi al termine della giornata, segnata anche dal bilaterale con il presidente canadese Justin Trudeau – . Con Biden siamo d’accordo su molti temi». Se l’inquilino della Casa Bianca cercava in Europa una sponda per la sua politica, di certo con l’ex presidente della Bce l’intesa funziona. Dopo le tensioni create dal suo predecessore Donald Trump, che aveva improntato la sua presidenza in chiave anti-europea, tra Italia e Usa si torna a parlare la stessa lingua. In particolare sui temi ambientali, cari a Biden come a Draghi, sui quali gli Usa avevano fatto diversi passi indietro senza mai seguire le linee della Ue. La strada per uscire dalla crisi economica causata dalla pandemia sembra per entrambi la stessa: una politica di bilancio espansiva, sia pure con prudenza rispetto ai debiti, fatta di investimenti e meno sussidi.

Nel faccia a faccia con Draghi, invece, Biden non avrebbe affrontato il tema della Cina, su cui il presidente statunitense cerca di sollecitare i leader europei, scettici su una presa di distanza con Pechino. A confermare che l’argomento non è entrato nella pure ampia discussione, in serata fonti di Palazzo Chigi. Piuttosto il premier italiano avrebbe insistito sulla natura dei rapporti tra i due Paesi, che va oltre il «cambio del quadro politico, che in Italia cambia spesso». Con qualche nota personale. Biden racconta a Draghi tutto il suo amore per l’Italia e per Capri in particolare. «Considera di avere un invito permanente», la risposta del premier.Due giorni intensi, dunque, con una serie importante di dossier affrontati dai 7 Grandi, dalle relazioni con la Cina, anche in chiave dei diritti umani, alla spinta ad una crescita mondiale più equa, dai vaccini alla lotta alle pandemie, dalla Nato al rilancio del multilateralismo che passa anche dal G20 italiano.

«C’è bisogno di riformare e rafforzare l’Oms», con un ruolo più forte per Fmi e Banca mondiale, avrebbe sostenuto il presidente del Consiglio nella sessione sul Covid, nella quale ha sottolineato la necessità di prepararsi fin d’ora per la prossima pandemia, anche concordando in anticipo la distribuzione dei vaccini.

Per Draghi, molto positivo anche il bilaterale con il collega canadese (il primo da che è entrato in carica il premier italiano). Trudeau ha incoraggiato l’ex presidente della Bce «a ratificare l’accordo economico e commerciale globale (Ceta) tra il Canada e l’Unione Europea, per aiutare a creare nuove opportunità economiche per i loro due Paesi», riferiscono fonti del vertice. Sul clima, i due hanno concordato la necessità di raggiungere un accordo ambizioso, riferiscono le fonti del vertice, definito «molto cordiale». Il premier ha sottolineato le molte aree di accordo tra i due Paesi e in generale nel G7. «Hai scelto un buon G7 in cui debuttare», ha scherzato Trudeau. Mentre Draghi ha molto apprezzato le scuse «fatte in Parlamento» e «il recente riconoscimento da parte del primo ministro canadese dell’ingiusto doloroso internamento di tanti italiani-canadesi durante il secondo Conflitto mondiale». Infine è stato sottolineato l’eccellente esempio di integrazione offerto dalla comunità di origine italiana in Canada «per il suo potente contributo allo sviluppo e alla società civile del Paese».<+RIPRODUZ_RIS>

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