venerdì 18 agosto 2023
Il giovane era rientrato a Marnate dal Portogallo con la febbre alta: l’ipotesi di un’infezione. La telefonata di Francesco raccontata durante i funerali
Marnate, in provincia di Varese, dove si sono celebrati i funerali di Luca Re Sartù

Marnate, in provincia di Varese, dove si sono celebrati i funerali di Luca Re Sartù - Ansa

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Un destino che ha commosso tutti, anche papa Francesco che ha espresso il suo dolore e quello dell’intera Chiesa in una telefonata alla mamma di Luca Re Sartù, il giovane educatore dell’oratorio di Marnate (Va), morto improvvisamente a 24 anni, venerdì 11 agosto, al suo rientro dalla Giornata Mondiale della Gioventù.


A una settimana esatta dalla scomparsa, dovuta con ogni probabilità a una grave e fulminante infezione causata da un batterio (i risultati dell’autopsia non sono ancora noti), venerdì 18 agosto la chiesa marnatese di Sant’Ilario del paese, non è riuscita a contenere tutti coloro che, riuniti in preghiera fino sul sagrato, hanno partecipato alla recita del rosario e alle esequie di Luca, stringendosi intorno a mamma Annalisa, papà Francesco e al fratello Davide, Esequie presiedute dal vescovo ausiliare e vicario episcopale di zona, monsignor Luca Raimondi, in rappresentanza dell’arcivescovo Mario Delpini che già la sera del decesso aveva inviato un messaggio. Così come ha fatto pervenire un suo pensiero anche il futuro cardinale e presidente della Fondazione Gmg 2023 Américo Aguiar, scrivendo: «Tutti i giovani del Portogallo si uniscono alla preghiera».


Nel giorno del lutto cittadino, presenti non solo la sindaca di Marnate, Maria Elisabetta Galli, ma anche diverse autorità civili del territorio, i funerali sono stati concelebrati da 14 sacerdoti, tra cui don Simone Seppi e don Alessandro Metre, che avevano accompagnato i 35 ragazzi delle comunità marnatese, di Solbiate Olona e Fagnano Olona, alla Giornata mondiale. Il cui inno è stato cantato all’inizio del rito, durante il quale è stata significativamente letta la pagina evangelica di Matteo per la solennità della Trasfigurazione, la stessa commentata dal papa il 6 agosto, nella celebrazione finale della Gmg al Parco da Graça, dove tra il milione e mezzo di giovani c’era anche Luca. E proprio sui 3 verbi - brillare, ascoltare e non temere - utilizzati dal santo padre nell’omelia di quella mattina indimenticabile, è tornato a riflettere monsignor Raimondi.

«Non possiamo non dirlo, Luca ha brillato, ha ascoltato la Parola del Signore e ci dice non temete. Luca si è messo in ascolto di Dio e degli altri, l’ha fatto in tutta la sua giovane vita, ha servito nell’oratorio San Luigi di Marnate. É Luca stesso che, come Gesù, oggi ci dice di non avere paura. Continuate ad avere fede», ha concluso Raimondi con parole ancora sottolineate al termine delle esequie. «Il modo migliore è continuare il cammino indicato dai discorsi ascoltati nella Giornata mondiale della gioventù: sarà il modo di far sedere Luca con voi alla tavola dell’Eucaristia e del confronto. Luca ci dice che la fede in Gesù vale la pena che sia vissuta».


Infine, il breve percorso del feretro seguito dai tanti giovani, verso il cimitero di Marnate, dove prima della sepoltura sono ancora una volta risuonate le note dell’inno della Gmg.
Alle sue pagine social ha invece affidato un ricordo il presidente Attilio Fontana, esprimendo le più sentite condoglianze della Regione Lombardia alla famiglia Re Sartù.

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