lunedì 24 settembre 2012
Un gruppo di turiste di nazionalità australiana sono state travolte da una frana questa mattina, mentre passeggiavano lungo il suggestivo percorso che attraversa le Cinque Terre. Due sono ricoverate in gravi condizioni. I geologi liguri: «E' mancata la prevenzione».
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È di cinque persone ferite, tutte donne di origine australiana, il bilancio della frana che si è abbattuta sulla “Via dell'Amore” alle Cinque Terre (Liguria). La donna più grave ha riportato un trauma cranico e toracico ed è stata trasportata in elicottero all'ospedale San Martino di Genova. Una seconda donna meno grave, con fratture agli arti inferiori è stata accompagnata all'ospedale Sant'Andrea della Spezia. Solo qualche escoriazione per le altre tre turiste. Al momento dell'incidente il cielo era coperto ma non pioveva, solo nella notte qualche lieve piovasco. La frana si è verificata poco prima della galleria scavata nella roccia dalla parte di Riomaggiore. Il sindaco di Riomaggiore, Franca Cantrigliani, ha disposto con ordinanza specifica la chiusura dell'intera Via dell'Amore.  È stata una complessa operazione di salvataggio quella della turista australiana rimasta gravemente ferita sulla "Via dell'Amore". La donna mentre stava percorrendo il sentiero, ancora frequentato in questi giorni damigliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo, è stata trascinata da un grosso masso in un dirupo e raggiunta in parete dagli uomini del soccorso alpino e dal personale medico. La donna è precipitata dal parapetto, ma è rimasta bloccata da un ramo di un albero che le ha impedito di finire sulla scogliera sottostante. Si stima che siano precipitati sul sentiero circa tre metri cubi di materiale. Il direttore del Parco delle Cinqueterre, Patrizio Scarpellini, è «scioccato» per la frana caduta sulla Via dell'Amore tra Manarola e Riomaggiore. «Siamo tutti sotto choc - ha dichiarato -. Mi chiedo quali conseguenze avrebbero potuto esserci se la frana fosse caduta ieri a mezzogiorno, quando il sentiero era affollato». Scarpellini ha riferito che è in corso un sopralluogo tecnico sul luogo dell'incidente, per accertarne l'esatta dinamica. 
I GEOLOGI: BISOGNA AGIRE. L'alluvione e poi il cambio di stagione: questi gli elementi che potrebbero aver fatto la loro parte nella frana che stamattina ha interessato il tratto della "Via dell'Amore", tra Riomaggiore e Manarola. Ma i geologi liguri puntano il dito contro la mancanza di prevenzione, prima imputata di un incidente che poteva essere evitato.
«Ci sono aree della parte a mare delle Cinque Terre sulle quali avevamo già segnalato condizioni di dissesto. Ci sono già state numerose frane dovute all'incuria, anche nell'alluvione del 2010», dichiara Carlo Malgarotto, vice presidente dell'Ordine dei Geologi della Liguria.
«La parete rocciosa sopra la Via dell'Amore è sicuramente di difficile accesso, ed è quindi complicato mantenerla in condizioni di stabilità - aggiunge - la soluzione sarebbe poter fare più sopralluoghi per verificare che non ci siano rischi di distacchi, soprattutto durante i cambi di stagione, quando gli sbalzi di temperatura possono acuire il fenomeno, ma non ci sono mai i fondi per permettere ai tecnici di intervenire prima e la manutenzione non viene mai inserita nei bilanci degli enti pubblici".«Finchè il Governo non si deciderà a chiamare a raccolta geologi, ingegneri e tutte le professioni che possono dare una mano, continueremo solo a parlare e a contare i danni», incalza il presidente dei geologi Gianvito Graziano. Su quello che è successo stamattina in Liguria, «potremmo prendere una qualsiasi delle frasi dette negli anni passati e riportarla tale e quale, perchè continua a mancare un interlocutore che sia rappresentativo della politica della consapevolezza e del fare - aggiunge Graziano -. Le professionalità e le competenze ci sono, quello che manca invece è un cabina di regia, qualcuno che ci chiami e ci dica cosa dobbiamo fare. Qualcuno che voglia lasciare un Paese in condizioni migliori».
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