venerdì 26 ottobre 2012
Il capo della Protezione civile a Mormanno (Cosenza) dopo la scossa di magnitudo 5 dell'1.05 e oltre 100 repliche. Anziano muore d'infarto. L'evento sismico è stato avvertito dal Molise alla Sicilia. Segnalati crolli e lesioni a edifici. Scuole chiuse. Pazienti trasferiti in altri ospedali. Sgomberata una casa di cura. Il governo chiedo il ritiro delle dimissioni ai componenti della commissione Grandi Rischi.
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​Un sisma di magnitudo 5 è stato registrato all'1.05 tra Calabria e Basilicata, e avvertito dalla Sicilia al Molise. Un uomo di 84 anni è morto d'infarto. A Mormanno (Cosenza) pazienti trasferiti in altri ospedali.La paura non passa a Mormanno dove le scosse di terremoto, dopo quella della scorsa notte, si susseguono a ritmo intenso e senza sosta. La gente continua a vivere nel terrore anche per la particolare sensibilità che ha acquisito a causa dello sciame sismico che si registra da oltre due anni. Nel municipio gli impiegati stanno lavorando per predisporre tutti gli interventi necessari per fronteggiare i danni provocati dal terremoto. Si registrano, tra l'altro, numerose rotture della condotta idrica, con ripercussioni in diverse zone del paese. L'abitudine alle scosse non riduce la paura. Molta gente è ancora per strada, a bordo delle proprie automobili ed esita a rientrare a casa a causa delle repliche al sisma della notte. L'esposizione di Mormanno alle scosse è provocata dal fatto che buona parte del centro abitato si trova su una faglia che determina una continua situazione di emergenza.In via precauzionale la maggior parte dei sindaci dei paesi del versante potentino del Pollino ha disposto la chiusura delle scuole: secondo quanto si è appreso, finora in Basilicata non si registrano né danni seri né feriti. L'ufficio stampa della Giunta regionale lucana ha reso noto che le scuole resteranno oggi chiuse a Viggianello, Rotonda, Trecchina, Episcopia, Latronico, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore e Lauria (Potenza).Il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, è arrivato a Mormanno per fare il punto della situazione.
"Il sistema di Protezione civile con cui è stata affrontata l'emergenza sismica nel Pollino, anche in relazione allo sciame in atto in questa zona da tempo, è stato improntato alla massima trasparenza". Lo ha detto a Mormanno il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. "Lo dimostra - ha aggiunto Gabrielli - il sito del Comune di Mormanno, in cui il sindaco Armentano ha pubblicato tutto il carteggio tra il Dipartimento della Protezione Civile e la Commissione Grandi Rischi"."E' stato importante che gli abitanti del Pollino fossero preparati all'evento sismico perché questo ha consentito a tutto il sistema di fronteggiare l'emergenza con grande efficienza", ha continuato. ''Adesso si tratta di predisporre tutti gli interventi necessari per mettere in sicurezza gli edifici pubblici e privati che hanno subito danni, ed in questo senso - ha aggiunto il capo della Protezione Civile - l'ospedale assume un'importanza prioritaria. Poi bisognerà pensare agli edifici privati e a quelli di culto''."Nessuno ci può dire se la scossa della scorsa notte abbia rappresentato l'apice dello sciame sismico in corso da tempo in questa zona, che è e resta sotto questo aspetto ad alto rischio", ha spiegato Gabrielli, a conclusione del vertice operativo nel Comune di Mormanno. "Questo lo devono sapere tutti - ha concluso - e io non posso fornire alcuna rassicurazione. L'allerta deve restare quindi molto alta".Sono state registrate finora oltre 100 repliche della scossa. Lo rende noto il funzionario di sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Rita Di Giovambattista. Al momento, la replica più forte, di magnitudo 3.3, è avvenuta all' 1.16. Altre repliche rilevanti sono avvenute alle 4.25 e alle 4.40, entrambe di magnitudo 2.9.TERREMOTO AVVERTITO DA SICILIA A MOLISELa scossa che ha colpito l'area del Pollino è stata avvertita dalla Sicilia al Molise. Il maggior numero di segnalazioni arrivate all'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) proviene dal comune di Rende, in provincia di Cosenza, poi da Napoli e Cosenza. Le segnalazioni vengono raccolte tramite il sito internet 'Hai sentito il terremoto' dell'Ingv, nato per monitorare in tempo reale gli effetti dei terremoti italiani e per informare la popolazione sull'attività sismica. La sua realizzazione, spiega l'Ingv, è resa possibile grazie al contributo di ogni persona che, compilando un questionario online, descrive la propria esperienza. Molte segnalazioni al sito sono arrivate anche da Salerno e dalle aree di Potenza e Matera. Ma il terremoto è stato avvertito dalla popolazione anche dalle provincie di Catania e Messina fino a quelle di Isernia e Campobasso da dove arrivano anche diverse segnalazioni. Molti questionari sono stati inviati anche dalla provincia di Foggia, soprattutto dal Gargano, in Puglia il terremoto è stato avvertito fino a Lecce. Nel complesso il terremoto è stato avvertito da parte della Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Basilicata e parte del Molise. I dati dei questionari vengono utilizzati dall'Ingv per compilare delle mappe dei risentimenti dei terremoti si aggiornano ogni volta che è compilato un nuovo questionario.
GOVERNO A GRANDI RISCHI, RITIRATE DIMISSIONIIl Consiglio dei ministri - secondo quanto si apprende - ha deciso di chiedere il ritiro delle dimissioni dei membri della commissione Grandi Rischi che si era dimessa per protesta dopo la sentenza del Tribunale de l'Aquila. Il Consiglio dei ministri - sempre secondo quanto si apprende - dopo "averne parlato ha accettato di chiedere il ritiro delle dimissioni dei membri della commissione Grandi rischi". Che la questione dei componenti della commissione finisse in Cdm era stato annunciato dal ministro Corrado Clini il quale, per parte sua, ha già respinto le dimissioni del presidente dell'Ispra De Bernardinis, ex vicecapo della Protezione civile, e parlato di "solidarietà alla comunità scientifica da parte del governo". "Se la Protezione civile ci convocasse, risponderemo", ha detto il fisico Luciano Maiani, che nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni dalla presidenza della commissione Grandi Rischi.
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