venerdì 30 dicembre 2022
Chi recita il Rosario, chi sosta in meditazione davanti alla Natività, chi rivolge lo sguardo al Palazzo Apostolico per «essere vicino» al malato
In preghiera per Ratzinger davanti al presepe in piazza San Pietro

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Lo sguardo, oggi ancor più degli altri giorni per chi visita piazza San Pietro addobbata a festa per il Natale, è rivolto verso quella Vergine che campeggia sul palazzo arancio sotto la scritta “Mater Ecclesiae”. Quasi come se con gli occhi si possa raggiungere idealmente il monastero che si trova molto più in là, nei Giardini Vaticani, dove vive da anni Benedetto XVI.

Due giorni fa la notizia del peggioramento delle sue condizioni di salute ha colto i più di sorpresa, anche chi in questi giorni è a Roma per passare qualche giorno di vacanza. Come Alessandro, che è arrivato dal Molise insieme alla sua famiglia. Si ferma un attimo dinanzi al presepio in legno arrivato da Sutrio (Udine), per «affidare al Bambino Gesù le mie preghiere per il Papa emerito, perché possa trovare consolazione e serenità nella preghiera in questi giorni di malattia».

La gioia del Natale, infatti, si affianca adesso alla preoccupazione per le condizioni di salute del 95enne Ratzinger, facendo un po’ quello che nel primo pomeriggio fa con il sole una grossa nuvola bianca dietro il colonnato sinistro del Bernini, offuscando l’ultima luce del giorno. Mesta si avvicina alla staccionata in legno che circonda la scalinata che porta al sagrato della basilica, una suora dal copricapo bianco. Poi cinge le mani con un rosario blu e con il capo chino inizia a sgranarlo. Rimane così per una decina di minuti prima che dia le spalle alla basilica e percorra a ritroso la piazza verso via della Conciliazione.

«Ho sentito il bisogno di scendere sotto le finestre del palazzo apostolico per portare la mia preghiera e la mia vicinanza al Papa emerito in questa sua difficile prova». Suor Veronica appartiene alla congregazione di Santa Teresa del Bambino Gesù. Arriva dalla Polonia e da qualche tempo è al servizio della vicina Casa generalizia dei Padri Salvatoriani. «Ho chiesto al Signore di sostenere Benedetto XVI nella malattia - prosegue - e prego perché possa trovare pace nella misericordia di Dio».

La piazza è come sempre piena di turisti. Fanno foto ricordo ai piedi del Cupolone, ma il grande dispiegamento di stampa e forze dell’ordine fa capire che non è un giorno qualunque di clima natalizio. «Passeremo il Capodanno a Roma da amici - racconta Salvatore, arrivato in città con la moglie Melania e i due figli - volevamo far vedere per la prima volta a Mattia e Teresa il Vaticano e abbiamo spiegato loro che l’ex Pontefice non sta bene e preoccupano le sue condizioni di salute.Ecco perché vedono tante tv in giro».

Per questo si sono avvicinati dal lato destro della piazza, credendo di vedere (ma da lì è impossibile) l’edificio dove ora vive il Papa emerito malato - aggiunge Melania -. Lo portiamo nelle nostre preghiere come si fa con un nonno anziano. Speriamo che la sua fede lo possa aiutare in questo momento».

Il dispiacere e la preoccupazione è il pensiero comune di chi si incontra in piazza San Pietro, quasi Benedetto XVI fosse un parente ammalato a cui voler comunque «far visita con discrezione». Suor Elsi e suor Dolores delle suore francescane del Signore di via Nomentana non nascondono di essere rimaste «incredule» due giorni fa nel sapere che il Papa emerito si è aggravato. «Da allora stiamo pregando costantemente per lui - sottolineano le due consorelle filippine - certo preghiamo per tutti i malati, ma per lui stamattina abbiamo avuto un pensiero particolare. Abbiamo chiesto al Signore di accompagnarlo in questo ultimo tratto della sua vita».

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