martedì 28 aprile 2009
Continua ad allargarsi la mappa dei contagi per il virus dell'influenza da suini, all'indomani dell'innalzamento del livello di allerta da 3 a 4 deciso dall'Oms. Sono 152 le vittime e nuovi casi sono stati confermati in Europa, Medio Oriente, Oceania e Asia. Il ministro del Welfare: il Paese è attrezzato. La Farnesina scosiglia viaggi in tutto il Messico.
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Continua ad allargarsi la mappa dei contagi per il virus dell'influenza da suini, all'indomani dell'innalzamento del livello di allerta da 3 a 4 deciso dall'Organizzazione mondiale della Sanità. Nuovi casi sono stati confermati in Europa, Medio Oriente e Oceania e segnalazioni di possibili contagi arrivano anche dall'Asia. I nuovi contagi. La Spagna ha annunciato il suo secondo contagio accertato da influenza suina. Mentre il primo paziente, ricoverato in un reparto in isolamento all'ospedale di Almansa Albacete si sta riprendendo, il governo di Madrid ha reso noto che un altro giovane che faceva parte della stessa comitiva in Messico si è ammalato ed è stato ricoverato in un ospedale di Valencia. Ma ormai i contagi non si contano più: mentre Israele e la Nuova elanda hanno confermato i primi casi, si allunga la lista dei Paesi con il fiato sospeso in attesa del responso dei test (primo tra tutti la Cina dove le autorità indagano su alcuni casi dubbi). Ancora nessun caso in Italia, ma il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha assicurato che l'Italia è pronta ad affrontare la febbre suina. L'innalzamento del livello di allerta sanitario mondiale significa che il contagio si sta diffondendo e trasmettendo in comunità localizzate, ma che non ha ancora raggiunta una forza tale da essere descritto come pandemico. Gli avvertimenti dell'Oms. Secondo l'Oms, comunque, il virus della febbre suina "non ha mostrato per ora alcuna resistenza ai due farmaci utilizzati per trattarlo", cioè l'oseltamivir e zanamivir. C'è stata però la trasmissione da uomo-a-uomo del virus -uno dei passaggi chiave perchè si possa parlare di pandemia- in Messico e negli Stati uniti, anche se mancano ancora le conferme dei Paesi interessati. Non è chiaro invece quale sarà il decorso dell'epidemia che dipenderà - dicono all'Oms - dall'efficienza del virus nel trasmettersi.L'Oms, esattamente come la Commissione Ue, non ha raccomandato restrizioni sui viaggi, né la chiusura delle frontiere, ormai insufficienti a frenare il contagio. Ma da oggi la Farnesina sconsiglia i viaggi "non strettamente necessari" in tutto il territorio del Messico. Domani il commissario Ue alla Sanità, Androulla Vassiliou, incontrerà le case farmaceutiche per discutere come affrontare l'emergenza. L'Italia è pronta ad affrontare l'influenza suina nel caso il virus sbarcasse sul nostro territorio, anche dal punto di vista della disponibilità di farmaci. Lo assicura il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, a margine di un convegno sui malati oncologici, promosso dalla Favo. "Siamo un Paese pronto - ha detto il ministro - attrezzato anche perché recentemente, prima dell'emergenza, sono state assunte decisioni importanti. Credo sia colpevole - ha attaccato - il comportamento di chi adombra che l'Italia non sia sufficientemente preparata: l'Italia è preparata".L'«incidente» in Svizzera. Da ultimo un incidente che poteva costare molto caro: il governo svizzero ha rivelato che un'ampolla contenente il virus dell'influenza suina si è rotta nella notte di lunedì su un treno in Svizzera. Da Berna, però, assicurano che per la popolazione non c'è stato alcun alcun rischio per la salute della popolazione.
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