giovedì 23 giugno 2011
Il neosindaco denuncia: «Situazione ambientale grave, Berlusconi assente». E chiede alla polizia la scorta armata per i mezzi. Napolitano: «Il governo agisca con urgenza». Ancora roghi e cumuli di spazzatura per le strade della città.
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Napoli soffoca ancora: blocchi di rifiuti in molte strade della città e resti di cumuli incendiati nel corso della notte. Ovunque il cattivo odore che emanano i sacchetti abbandonati, aumentato a causa del caldo. Dalle periferie al centro storico e nella zona della cosiddetta city la situazione non appare migliorata. Anche se in alcuni punti i cassonetti sono vuoti, restano in strada i sacchetti che non possono essere raccolti dai mezzi normali.Di fronte a questo scenario, il neosindaco Luigi De Magistris è preoccupato e non lo nasconde. "La situazione ambientale e sanitaria è grave, c'è un rischio concreto per la salute dei cittadini. La situazione è resa ancora più difficile dai roghi che vengono appiccati in concomitanza con la raccolta e che rendono quei rifiuti speciali. Abbiamo incontrato l'Ordine dei medici e l'Asl di Napoli nei prossimi giorni metteremo su una commissione di sorveglianza sanitaria"."Chiederemo alle forze dell'ordine la scorta armata per gli autocompattatori dell'Asia e della Lavajet affinchè facciano il percorso di andata e ritorno per scaricare i rifiuti e ripulire la città" ha aggiunto il sindaco, che ha annunciato di aver firmato un'ordinanza nella quale si ribadisce il rafforzamento della raccolta differenziata, l'avvio delle isole ecologiche mobili e i turni di 24 ore dell'Asia. L'emergenza rifiuti turba anche il presidente Giorgio Napolitano: "Assolutamente indispensabile e urgente un intervento per l'aggravarsi della acuta e allarmante emergenza rifiuti a Napoli - ha spiegato a Il Mattino - Confermo di avere espresso allo stesso Presidente del Consiglio la mia inquietudine per la mancata approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, in duesuccessive riunioni, del decreto legge che era stato predisposto. Pur senza entrare nel merito del provvedimento più opportuno che possa ancora essere considerato e definito in quella sede, rinnovo l'espressione del mio convincimento che comunque un intervento del Governo nazionale sia assolutamente indispensabile e urgente al fine anche di favorire l'impegno solidale delle Regioni italiane".Anche il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha ammesso la delicatezza del momento, pur invitando a non usare toni allarmistici. "Voglio ribadire che, come abbiamo già detto, è estremamente improbabile che ci siano delle emergenze sanitarie. Addirittura - ha aggiunto - è stato citato il colera. Certo è che l'emergenza rifiuti va immediatamente risolta. Non serve l'epidemia per dire che è una situazione che va contro il benessere della popolazione. È sicuramente una situazione poco salubre. A parte questo non lancerei degli allarmi ingiustificati".De Magistris ha poi attaccato pesantemente il governo. "Berlusconi dimostra con i fatti che se ne frega di Napoli. Il Governo ha fatto come Ponzio Pilato: non si è assunto le sue responsabilità e altri sono lenti ad adottare provvedimenti che potrebbero liberare la città dai rifiuti ognuno deve fare la sua parte, Regione Campania, Provincia di Napoli e per quello che le compete, anche la Prefettura".Gli incontri dei giorni scorsi in Prefettura, fa sapere de Magistris, sono stati "proficui" e il precedente accordo con il quale erano state individuate delle aree nella provincia di Napoli per sversare i rifiuti (Caivano e Acerra), avrebbero consentito alla città di respirare. "Gli ostacoli che abbiamo incontrato - ha aggiunto - non ci impediscono i continuare a lavorare e di guardare oltre il nostro naso e i nostri occhi". Sull'emergenza rifiuti riesplosa in questi giorni a Napoli e in Campania, le Regioni "sono pronte a fare la loro parte ma serve un confronto reale col governo". Lo ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, in una conferenza stampa a termine della riunione di questa mattina dei governatori. "Il governo deve dire - ha aggiunto Errani - se siamo davanti ad una emergenza e in quel tavolo noi siamo pronti a condividere questa emergenza. Non serve nessun conflitto che peraltro sarebbe inutile e che il paese non capirebbe".
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