lunedì 9 novembre 2009
Il viceministro alla Salute torna a tranquillizzare circa la leggerezza del virus e invita a smorzare gli allarmismi sui decessi, tutti legati a patologie pregresse. La speranza è che comunque in futuro «aumenti l'adesione alla campagna vaccinale per le influenze stagionali che verosimilmente comprenderanno anche questo fra i vari ceppi». Intanto c'è una nuova vittima in Umbria: era un anziano cardiopatico e diabetico.
COMMENTA E CONDIVIDI
Le influenze in generale sono malattie che portano con sè delle morti. Ma esistono i vaccini e sono sicuri. È questo, in sintesi, il messaggio che il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio torna a lanciare da Cernobbio (Como), dove è in corso la quarta edizione del Forum di Meridiano Sanità. Fazio insiste sull'invito a smorzare i toni: "Mi sembra che i giornali inizino a capire : non è il caso di continuare a fareinutili allarmismi. Tutti si rendono conto che quella da H1N1 è un'influenza leggera e che solo in rarissimi casi è grave. Le influenze, e forse questo finora non si sapeva, sono delle malattie che portano anche dei decessi. Ed è bene che i cittadini lo sappiano".La speranza del viceministro è che "in futuro aumenti l'adesione alla campagna vaccinale per le influenze stagionali che verosimilmente comprenderanno anche questo fra i vari ceppi". Per il momento le raccomandazioni di Fazio sono due: "La prima è che le categorie a rischio si vaccinino perché rischiano veramente molto. L'altra è che si capisca che i vaccini sono sicuri e sono usati in tutto il mondo. Non posso accettare che si pensi che i governi di tutto il mondo utilizzino dei prodotti non sicuri". I vaccini, incalza, "sono stati testati, sono state prese delle decisioni a livello internazionale, non solo a livello del nostro Governo. Quindi manteniamo la calma e vediamo di affrontare queste problematiche con la collaborazione di tutti", conclude. Quanto ai bambini sotto i dieci anni di età, dovranno fare due dosi di vaccino contro l'influenza A, contrariamente alle altre fasce di età per le quali è prevista una sola dose. Lo ha confermato sempre il viceministro. "Allo stato attuale - ha detto Fazio - sotto i dieci anni è prevista la doppia dose a tre settimane di distanza l'una dall'altra. Non è escluso che si possa fare una valutazione per cui il richiamo o entrambe le dosi possano contenere la metà dell'antigene. Per il momento - ha però chiarito  - sono previste due dosi piene".Un anziano, già malato, è morto in Umbria. Un anziano, affetto dal virus dell'influenza A, che era anche cardiopatico e diabetico, è morto all'ospedale di Branca. Si tratta del secondo morto in Umbria per il virus H1N1. La notizia della morte, che sarebbe avvenuta nella notte tra sabato e ieri, è stata confermata dalla direzione regionale sanitaria. L'anziano in un primo momento era stato ricoverato all'ospedale di Santa Maria della Misericordia di Perugia e poi trasferito nel reparto di rianimazione dell' ospedale di Branca. Il 21 ottobre all' ospedale di Spoleto era morto per questa influenza un uomo di 78 anni con altre gravi patologie  per cardiopatia cronica ed insufficienza renale.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: