giovedì 28 marzo 2019
Primi firmatari la senatrice Paola Binetti e il deputato Stefano Lepri. L'obiettivo dichiarato è portare la maggioranza a confrontarsi su proposte concrete
In attesa di fatti. Una famiglia (Fotogramma)

In attesa di fatti. Una famiglia (Fotogramma)

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Alla politica delle parole e delle promesse noi intendiamo contrapporre una proposta basata sui fatti, concreti realizzabili e – soprattutto – strutturali». La senatrice Paola Binetti presenta il disegno di legge del gruppo di Forza Italia, di cui fa parte con l’Udc, sul "nuovo codice della famiglia" di cui è prima firmataria (segue le firma della capogruppo Annamaria Bernini, e una trentina di adesioni fra cui Malan, De Poli, Tiraboschi, Craxi, Schifani, Cangini e Caliendo).

Tra le proposte in cantiere, misure per il sostegno al reddito familiare come l’aumento della quota di detrazione per figli a carico dai 950 ai 1150 euro, l’aumento a 1.400 euro della detrazione per ciascuno dei figli sotto i 3 anni, l’aumento del 10% del limite massimo di reddito per il bonus di 80 euro, la possibilità di dedurre l’80 per cento delle spese sanitarie sostenute entro il primo anno di vita, il rifinanziamento per 100 milioni del fondo di garanzia per la prima casa, detrazioni per contratti di locazione e acquisto mobili.

«Una proposta che sistematizza le norme esistenti e che assiste la famiglia soprattutto sotto il profilo fiscale, che la supporta fin dalla sua nascita, dal momento della ricerca della casa», spiega Bernini. «Uno strumento di ammortizzatore sociale importantissimo, in un momento di grave crisi demografica». «Oggi abbiamo l’Iva al 5% sul tartufo e quella sui pannolini e seggiolini al 22%...», stigmatizza Lucio Malan.

«Un modo di ridurre le diseguaglianze tra i cittadini dovute alle diverse situazioni familiari e attivare misure di promozione delle responsabilità familiari. La politica della concretezza della madre di famiglia per risolvere un problema drammatico, che dovrebbe essere prioritario e che invece nessun governo finora ha messo al centro», conclude Binetti in una sala Nassiriya gremita di giornalisti ma anche di senatori e senatrici che hanno voluto mostrare il reale interesse per questa iniziativa.

Giorni, questi, in cui la famiglia – almeno a livello di proposte – sembra tornare centrale, con sullo sfondo il convegno internazionale e le polemiche che ne sono scaturite.

«Il convegno di Verona e i correlati recenti disegni di legge di alcuni leghisti umiliano la dignità della donna e si rivelano, alla fine, solo provocazioni. Torniamo seri, perché anche a noi stanno a cuore famiglia e natalità», interviene il deputato del Pd, Stefano Lepri, esponente dei "cattodem". «Per questo il Partito democratico chiede al presidente della Camera Roberto Fico di calendarizzare subito il nostro disegno di legge numero 687, per l’istituzione dell’Assegno unico e della Dote unica per servizi a favore dei figli a carico. Così vedremo se la Lega deciderà di confrontarsi in Parlamento su una proposta concreta. Se intende mettere le risorse aggiuntive che servono per una riforma strutturale. Se vuole andare oltre la propaganda e la strumentalizzazione», conclude Lepri, primo firmatario di diverse proposte in materia nella scorsa legislatura al Senato.

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